Hanno colpito a pochi metri dalle abitazioni, nello stesso borgo che ospita le scuole elementari e materne. L’ultima predazione dei lupi della Lessinia spaventa anche per il luogo, insolito per il branco di Slavc e Giulietta. Il fatto è avvenuto nella notte di Natale e una tragica ironia ha voluto che la vittima fosse proprio una figura del presepe: l’asinello.
Un animale con un nome, Bortolo, di proprietà di un abitante di Corbiolo, frazione che si incontra sulla strada da Cerro a Bosco. È proprio lui, Fabio Perozeni, a darne notizia. «Erano almeno 10 lupi – spiega – e hanno colpito a meno di cento metri dalle abitazioni. E tra quelle abitazioni ci sono le scuole. Non sono un allevatore di professione, per me il danno è affettivo più che economico. Ero appena rientrato a casa – prosegue Perozeni – per molto poco ho rischiato di essere io stesso la cena dei lupi, e il pensiero di essere sbranato vivo sicuramente non mi farà dormire tranquillo per parecchie notti di qui in avanti. Non voglio entrare in discussioni politiche che legittimano o meno la presenza del predatore in Lessinia, dico soltanto che se dobbiamo conviverci, dobbiamo farlo in condizioni di sicurezza, e attualmente tale condizione non c’è». I dati ufficiali del 2015, che si fermano ad ottobre, contano 35 predazioni, per 40 capi uccisi. Un trend che non si discosta di molto da quello dell’anno precedente. (d.o.)
Il Corriere di Verona- 29 dicembre 2015