Il presidente del Consiglio lancia la sua sfida a Renzi. “Il futuro del Governo sui fatti, non sui nomi”. E presenta un fitto programma di lavoro per la fase 2 dell’Esecutivo. Un vero e proprio crono programma. Dal fisco al rilancio dell’economia. E la sanità campeggia con l’impegno sul nuovo Patto per la Salute. Prevista anche accelerazione pagamenti PA. IL DOCUMENTO.
“Questa è la mia proposta per il rilancio del Governo. La discussione sul futuro del Governo è bene che si sposti sulle cose da fare non sui personalismi. Ora il documento è all’attenzione di tutti e attenderò le loro valutazioni”.
Con queste parole il presidente del Consiglio Enrico Letta ha rotto gli indugi e ha messo sul tavolo le sue idee per il futuro del Governo da lui guidato, proprio il giorno in cui si sono fatte sempre più fitte le voci di un nuovo Governo a guida Renzi.
Si chiama “Impegno Italia” e nasce – lo scrive lo stesso Letta nella premessa al documento di 58 pagine – “per rendere chiara, di fronte al Paese, l’assunzione di responsabilità che il governo chiede al Parlamento e ai partiti. “Impegno Italia” ha un solo obiettivo: portare i benefici della stabilità e del lavoro di questi mesi nella vita reale delle persone. “Impegno Italia” è la risposta alle tensioni e al sostegno altalenante delle forze politiche che hanno condizionato fin qui la vita dell’esecutivo. Una risposta a carte scoperte: con priorità e azioni precise, con un cronoprogramma certo”.
“Gli indicatori macroeconomici segnalano che la ripresa è arrivata. Eppure – scrive Letta – questi miglioramenti non sono ancora percepiti dai cittadini. È indispensabile, dunque, una accelerazione radicale del cambiamento in corso, che renda stabile la ripresa e che soprattutto ne porti gli effetti concreti sul lavoro, dentro le imprese, nelle famiglie. L’Europa e il mondo riconoscono i nostri sacrifici e i nostri progressi. Abbiamo faticato per consolidare il recupero di una credibilità smarrita e per riattivare un flusso di investimenti esteri che è un errore capitale considerare scontato. Abbiamo costruito un programma per il semestre di guida dell’Unione europea con l’ambizione delle missioni difficilissime ma possibili: restituire un’anima all’Europa e cambiarne la politica economica, superando l’austerità cieca che alimenta il populismo e rischia di inquinare l’essenza dell’ideale di integrazione più nobile delle nostre generazioni”.
“La maggioranza degli italiani, come testimoniano tutte le rilevazioni, esige il cambiamento, ma – conclude Letta nella premessa al suo documento – in grandissima parte oggi pensa che per realizzarlo occorra rafforzare i risultati di questi mesi. Non disperdiamo quanto fatto. Non consegniamo al Paese e alla comunità internazionale, una volta ancora, l’immagine di una politica incapace di emendarsi dai suoi vizi, dalla conflittualità permanente, dall’instabilità.
Chiedo al Parlamento e ai partiti di definire, senza più rinvii, l’orizzonte della legislatura su tre assi: economia, riforme istituzionali, Europa. Chiedo di stipulare, sulla base di “Impegno Italia”, un patto di coalizione vincolante. A viso aperto e con un atteggiamento lineare. Chiedo che l’Italia sia messa nelle migliori condizioni per cogliere i frutti del lavoro svolto da questo governo. Per farlo servono stabilità, competenza, coerenza. Serve, soprattutto, anteporre a tutte le nostre scelte, anche personali, il bene del Paese. Ciascuno secondo il proprio ruolo, la propria responsabilità, la propria coscienza”.
Ma cosa prevede per la sanità Impegno Italia? Quattro questioni su tutte: il Patto per la Salute, sanità elettronica, la lotta al gioco d’azzardo e la “spoliticizzazione” delle nomine Asl. Ma vediamo tutti i punti di interesse per il mondo della sanità.
Adottare il nuovo Patto della Salute
La sanità – è scritto nel documento – è una delle principali voci di bilancio. Ciononostante, sono presenti forti inefficienze e differenze territoriali delle prestazioni, di cui il crescente fenomeno della migrazione per ragioni sanitarie è un’evidente dimostrazione. Ci impegniamo a:
? definire i livelli essenziali di assistenza;
? riorganizzare la rete ospedaliera e dell’assistenza primaria;
? rafforzare la vigilanza e la valutazione delle prestazioni del SSN, garantendone la trasparenza.
Responsabile
Ministero delle Salute.
Tempi
Entro il primo trimestre e attuazione entro l’anno.
Rafforzare la lotta al gioco d’azzardo patologico
Quattro italiani su dieci giocano d’azzardo e il fenomeno è in progressivo aumento. In media – sottolinea il documento – il 10% di questi giocatori è a rischio dipendenza, con conseguenze drammatiche.
Ci impegniamo a:
? dare piena attuazione al Piano di azione nazionale contro il gioco d’azzardo patologico (Gap);
? rivedere la tassazione del gioco d’azzardo anche alla luce dei lavori del tavolo interministeriale e delle indicazioni derivanti dall’ordine del giorno in materia già discusso e votato dal Parlamento;
? rafforzare le attività di monitoraggio del fenomeno.
Responsabile
Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministro per gli Affari Territoriali, le Autonomie e lo Sport, Ministero della Salute.
Tempi
Entro l’anno definizione di un atto legislativo e attuazione del Piano d’azione.
Riformare la dirigenza pubblica
La riqualificazione della dirigenza pubblica è un punto essenziale. Nonostante le numerose riforme che si sono succedute nel tempo, restano molte criticità. Spesso – sottolinea il documento – l’eccessiva stabilità delle posizioni demotiva e consolida inefficienze e la persistente ingerenza della politica in alcune aree settoriali, quali ad esempio la sanità, pregiudica il buon andamento dell’amministrazione. Ci impegniamo a:
? introdurre, analogamente a quanto avviene alla Commissione europea, un sistema di gestione della dirigenza basato su incarichi a tempo determinato con meccanismi di rotazione obbligatoria;
? rafforzare i presidi di imparzialità e merito, in particolare delle ASL, eliminando le nomine politiche dalla sanità.
Responsabile
Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministro della Pubblica Amministrazione, Ministero della Salute.
Tempi
Entro il primo semestre definizione dell’atto legislativo e attuazione entro l’anno.
Rafforzare il sistema di sanità elettronica
La sanità elettronica – si legge nel documento – è necessaria per rendere facilmente consultabile la storia clinica dei pazienti, eliminare gli sprechi e aumentare la trasparenza nei confronti dei cittadini. Ci impegniamo a:
? realizzare il fascicolo sanitario elettronico, concludere l’accordo Stato-regioni sulle linee di indirizzo per la telemedicina e aumentare la trasparenza nei confronti dei cittadini, con l’attivazione del “Portale della trasparenza”.
Responsabile
Ministero della Salute.
Tempi
Entro il secondo trimestre.
Completare il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione
Lo stock dei debiti alle imprese non ancora pagati dalla pubblica amministrazione è un freno alla ripresa. Il processo avviato nel 2013 (che ha consentito nello stesso anno di pagare 22 miliardi) – afferma il documento – deve essere completato con il pagamento di tutti i debiti pregressi, di cui va definito rapidamente l’esatto ammontare. Ci impegniamo a:
? pagare entro il primo semestre i 19,8 miliardi già previsti per il 2014 (compresi i 4 miliardi di credito di imposta);
? integrare l’importo dei pagamenti già previsto con un nuovo provvedimento, in particolare, aumentando la componente dei pagamenti in conto capitale;
? consentire l’apporto del sistema finanziario per il pagamento dei debiti restanti, assicurando la piena attuazione di soluzioni innovative diverse da quelle finora seguite (es. effettivo rilascio della garanzia dello Stato sui debiti certificati e attivazione di fondi appositamente costituiti);
? avviare procedure volte a eliminare la creazione di debiti commerciali anomali (sfruttando anche le opportunità connesse con l’introduzione della fatturazione elettronica).
Responsabile
Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Tempi
Entro il primo semestre pagamento di 19,8 miliardi previsti per il 2014 (compresi i 4 miliardi di credito di imposta) e nuovo provvedimento legislativo.
12 febbraio 2014