Il Cdm ha approvato il pacchetto di misure sulle liberalizzazioni dopo otto ore di riunione. Quello varato «è un solo provvedimento, ci sono liberalizzazioni e infrastrutture, non le frequenze», ha subito sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. Il presidente del Consiglio Mario Monti nella conferenza stampa in corso a Palazzo Chigi ha precisato che la prossima settimana verrà approvato un nuovo pacchetto sulla semplificazione. Il premier ha parlato di «grande azione economica e sociale», evidenziando l’obiettivo di «dare più spazio ai giovani» attraverso un incremento della concorrenza. Tutte le misure sono state contenute in un unico decreto legge. Il testo del decreto
Il premier ha spiegato che il decreto cerca di rispondere a due dei grandi problemi sul tappeto: «L’insufficiente concorrenza nei mercati e l’inadeguatezza delle infrastrutture». Per quanto riguarda il terzo grande ostacolo, «la complicazione delle procedure amministrative in tutti i campi», il governo procederà con un nuovo decreto la prossima settimana mirato come si diceva alla semplificazione amministrativa. Monti ha spiegato che il decreto odierno, dopo il cosiddetto Salva-Italia, interviene sul problema della crescita.
Il Governo vara così una serie di provvedimenti pur in mezzo alle proteste delle categorie interessate e ai mal di pancia dei partiti. Dai taxi alle professioni, dalle competenze dell’Autorità delle reti alla separazione di Snam da Eni, più volte tentata e mai portata fino in fondo, i capitoli che attendono la quadratura del cerchio sono diversi e il testo, limato fino a tarda notte. Anche perché non mancano le tensioni all’interno dello stesso esecutivo. La mission è complessa: aprire molti settori a una maggiore concorrenza superando resistenze e pressioni e il Governo ha dato prova fino a questo momento di non voler compiere retromarce.
«Le reazioni negative vanno messe in conto». Ci sono sempre resistenze a difesa dello «status quo», «vanno messe in conto», ha detto anche Monti. «In un momento in cui abbiamo chiesto tanti sacrifici anche in forma di sacrifici fiscali, cerchiamo di liberare gli italiani da tasse occulte». E alla domanda se teme di perdere il consenso, il premier ha risposto: «Non dobbiamo ripresentarci alle prossime elezioni…», sottolineando poi: «Credo che nessuno possa dire che ce la siamo presa con i piccoli e con i poteri deboli e che abbiamo lasciato tranquilli i grandi e i poteri forti».
Ecco le novità del decreto liberalizzazioni suddivise per settori:
Sistema università – Nella stessa logica di promuovere la crescita, Monti ha ricordato che oggi è stato adottato anche un decreto legislativo proposto dal ministro Profumo, che contiene misure “per dare più efficienza, migliore valutazione e fluidità al sistema delle università”. Nella sua introduzione Monti ha sottolineato che il governo continuerà sulla strada di una riduzione “sistematica” della spesa pubblica.
Eni e Snam separate – Il ministro Corrado Passera è stato il primo a fare esempi delle aree di intervento citando il settore della distribuzione dei carburanti, le misure per favorire le piccole imprese operanti nel settore dei servizi pubblici e del trasporto, la separazione fra il soggetto che fornisce il gas (Eni) e quello che gestisce la rete distributiva del gas (Snam); separazione che consentirà “nuovi investimenti e un taglio dei costi” per i cittadini. E poi l’istituzione dell’Autorità dei trasporti che avrà il compito di definire le regole per le nuove concessioni autostradali e rendere efficaci” le nuove regole sulle ferrovie. L’Autorità avrà il compito di “capire fino fondo come rendere efficace la separazione nel mondo ferroviario” tra rete e operatore.
Rc auto – Le compagnie assicuratrici possono richiedere ai soggetti che presentano proposte per l’assicurazione obbligatoria di sottoporre volontariamente il veicolo ad ispezione, prima della stipula del contratto. Se l’assicurato consente a installare la scatola nera, i costi sono a carico delle compagnie, che praticano inoltre una riduzione rispetto alle tariffe stabilite. Viene introdotto il bollo elettronico in modo da contrastarne la contraffazione. Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti forma “periodicamente” un elenco dei veicoli non coperti da Rc auto e lo mette a disposizione della polizia e delle prefetture competenti in base al luogo di residenza dei proprietari. Si stabilisce poi che gli intermediari che distribuiscono servizi e prodotti assicurativi del ramo danni derivanti devono, prima della sottoscrizione del contratto, informare il cliente in modo corretto, trasparente ed esaustivo sulla tariffa e sulle altre condizioni contrattuali proposte da almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti agli stessi gruppi. peraltro, il contratto stipulato senza la dichiarazione del cliente di aver ricevuto le informazioni è nullo.
Stop al “Beauty contest” – Passera ha poi annunciato la sospensione per 90 giorni del cosiddetto Beauty contest, la precedente gara per l’assegnazione (gratuita) delle frequenze tv, per valutare nel frattempo una diversa procedura redditizia per le finanze pubbliche.
Professionisti, preventivi e tariffe – Il ministro della giustizia, Paola Severino, ha spiegato gli interventi nel settore della giustizia, spiegando che per l’abolizione delle tariffe si è trattato solo di attuare una misura già stabilita dalla Legge Bersani, mentre per il preventivo obbligatorio la decisione è venuta per andare incontro al cittadino che potrà scegliere, quando deve ricorrere a un professionista, anche sulla base della convenienza economica. Per favorire i giovani e migliorare la qualità della preparazione è stata invece decisa l’introduzione del tirocinio nel periodo conclusivo del corso universitario per gli avvocati. Inoltre, entro dicembre 2014 ci saranno 2000 notai in più e per gli anni successivi è comunque bandito un concorso per la copertura di tutti i posti che si rendono disponibili. Dei 18 mesi di tirocinio necessari per sostenere l’esame da avvocato, gli ultimi 6 possono anche essere trascorsi o utilizzati presso università
Un tribunale per le imprese – Severino ha poi spiegato il ruolo dell’istituito Tribunale per le Imprese che “aiuterà l’economia” perché consentirà, ha detto il ministro, di “avere una giustizia efficace”, processi più rapidi; quindi potrà creare “una grande attrattiva per l’economia e le imprese – anche straniere – che oggi sono danneggiate da una giustizia lenta”. Il ministro ha poi spiegato che per quanto riguarda i notai è stato “previsto un incremento di organico di 500 unità”.
Srl da un euro per i giovani – “Abbiamo istituito una nuova figura di società per i giovani – ha spiegato poi il sottosegretario Antonio Catricalà – : la società semplificata a responsabilità limitata. Basterà un euro di capitale e non sarà necessario l’intervento del notaio”. Catricalà ha spiegato che inoltre che il decreto renderà più semplice per i consumatori procedere con la class action, mentre ha confermato che le aziende di trasporto ferroviario non saranno più obbligate ad aderire al contratto nazionale dei ferrovieri.
Farmacie, 5mila in più – Il ministro della Salute, Balduzzi, ha annunciato che le farmacie aumenteranno di 5mila unità, da 18mila a 23mila. «Una scelta molto forte, rispetto alla quale confidiamo sicuramente nella comprensione da parte di tutti gli operatori, di ampliare la pianta organica attraverso un unico, grande concorso straordinario per l’apertura di 5.000 nuove farmacie. Per garantire che questo avvenga in tempi brevi – ha aggiunto Balduzzi – si è poi pensato di prevedere poteri sostitutivi del Governo. Se i tempi previsti per questo programma di ampliamento della pianta organica e relativo concorso straordinario “non fossero rispettati”, dunque, sarà nominato un commissario del Governo che si occuperà di espletare le procedure». Per le farmacie a maggiore fatturato è invece previsto che ci sia un certo numero di farmacisti presenti, sempre a garanzia e tutela del cittadino. Per quanto riguarda i giovani, «che sono filo rosso di questo decreto legge, abbiamo previsto che essi possano concorrere a questo grande concorso straordinario attraverso la gestione associata e quindi sommando i requisiti posseduti». Ma l’attenzione è stata rivolta «anche ai farmacisti che lavorano in punti vendita diversi dalle farmacie, prevedendo per loro la possibilità di partecipare a questo concorso straordinario vedendo riconosciuto il servizio fatto non secondo un criterio arbitrario, ma utilizzando lo stesso criterio usato per riconoscere il servizio a quei farmacisti che non lavorano in farmacia ma ad esempio al ministero della Salute, all’Istituto superiore di Sanità e così via». Infine, ha spiegato il ministro, «il decreto legge prevede una norma volta a generalizzare la cultura e la pratica del farmaco equivalente. Norma che a tempo stesso è a vantaggio del cittadino, che spende di meno, e del Ssn».Il decreto prevede anche sconti anche per i farmaci di fascia A pagati direttamente dal cliente. Gli sconti sui farmaci di fascia C erano già possibili. I farmaci di fascia C con obbligo di ricetta rimarranno esclusiva delle farmacie.
Taxi, decisioni all’Authority – Nessun cenno sul caso dei taxi fino alla domanda di un giornalista alla quale ha risposto il sottosegretario Catricalà: “Abbiamo valutato attentamente in Cdm le ragioni della protesta – ha detto Catricalà – e su un punto abbiamo convenuto con loro: la concentrazione delle licenze in mano a un singolo può portare a dominanza. Questo punto è stato eliminato dal testo perché non è nell’ottica della concorrenza accentrare il numero delle licenze”. Per il resto, il governo ha “scelto di affidare l’analisi dei fabbisogni” di licenze per i taxi “all’Autorità dei trasporti che dovrà svolgere un’attenta istruttoria, città per città, sentiti i sindaci, per capire se necessario aumentare il numero delle licenze”. Se poi l’Authority deciderà di aumentare le licenze ci saranno “compensazioni tangibili per i tassisti che hanno licenza”.
Edicole – Introdotta la possibilità per gli edicolanti di fare sconti sulla merce e di rifiutare le forniture di prodotti complementari forniti dagli editori e dai distributori. Inoltre presso le edicole si può vendere «qualunque altro prodotto secondo la vigente normativa». E poi la «ingiustificata, mancata fornitura» o la fornitura «ingiustificata per eccesso o difetto» rispetto alla domanda del distributore di giornali costituiscono casi di «pratica commerciale sleale».
Banche – Nasce il conto corrente bancario base con costi tendenti allo zero le cui caratteristiche verranno definite dal ministero dell’Economia tramite decreto con cui «stabilisce l’ammontare degli importi delle commissioni da applicare sui prelievi effettuati con carta autorizzata tramite la rete degli sportelli automatici presso una banca diversa da quella del titolare della carta».
Il bilancio di Monti – “Credo che nessuno possa dire che ce la siamo presa con i piccoli e con i poteri deboli e che abbiamo lasciato tranquilli i grandi e i poteri forti”.
Cosa è sparito dalla bozza – Passera ha ammesso a margine della conferenza stampa che sono saltate dal decreto le misure sui pagamenti dei crediti delle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni. La bozza del decreto prevedeva un termine perentorio di 60 giorni, oltre i quali era prevista una mora dell’8%, oltre gli interessi, per le amministrazioni in ritardo coi pagamenti. Allo stesso modo è saltata l’ipotesi di pagare le imprese con i Bot. «Non se n’è parlato, ma certamente è una cosa sulla quale c’è massima attenzione – ha detto Corrado Passera – . Ci stiamo lavorando perchè è chiaro che dobbiamo rispettare i vincoli di bilancio ma dobbiamo anche fare qualcosa». Esclusa dal decreto anche l’annunciata riduzione delle distanze minime per le trivellazioni in mare.
20 gennaio 2012