Fvm Veneto accoglie con soddisfazione la presa di posizione dei consiglieri veneti del Pd sulle delibera 975 (che peraltro è già stata pubblicata sul Bur) con cui la giunta regionale ha approvato le linee guida per l’Atto aziendale e l’organizzazione di Dipartimento di prevenzione e Distretti. «Per fortuna qualcuno si accorge che nella sanità veneta alcuni decidono ‘monocraticamente’ e in perfetta solitudine della sorte e della salute dei cittadini – commenta il segretario regionale Fvm, Roberto Poggiani -. E che queste decisioni vengono assunte, spesso, non solo in spregio della normativa nazionale, ma, quel che è più grave e incredibile, anche delle stesse norme della Regione Veneto». Di seguito l’articolo del Mattino di Padova di sabato 13 luglio
Scontro in commissione sanità sul Piano regionale socio sanitario. I consiglieri regionali del Partito Democratico chiedono alla giunta regionale di revocare una delibera di giunta, la numero 975 del 18 giugno 2013, sull’organizzazione delle Aziende socio sanitarie. Si tratta di una delibera che «ordina» ai direttori generali di predisporre entro trenta giorni l’atto aziendale con la riorganizzazione dei distretti e dei dipartimenti, in pratica di «ridisegnare» la geografia delle aziende sulla base del nuovo Piano regionale sanitario.
«É una delibera di carattere programmatorio, la giunta non può farla senza aver acquisito il parere del consiglio regionale» tuona Bruno Pigozzo, che con Claudio Sinigaglia, Stefano Fracasso, Sergio Reolon e Giampiero Marchese ne chiede la revoca.
«La Giunta non ha rispettato le regole previste dal Piano Sociosanitario – spiegano i cinque consiglieri –. Il testo infatti doveva essere trasmesso alla commissione che aveva il compito di dare un parere di merito. Cosa che non è accaduta. Chiediamo quindi che la delibera venga revocata».
Un’apertura, inaspettata, è accaduta nel pomeriggio durante le audizioni che la commissione sanità presieduta da Leonardo Padrin sta svolgendo sulle schede ospedaliere: sia il segretario generale della sanità, Domenico Mantoan, che l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto hanno aperto alla possibilità di ascoltare anche il parere della commissione.
Incidente chiuso? Per niente: «Aspettiamo una risposta formale da parte della giunta regionale» sibila Bruno Pigozzo. «Si tratta di un provvedimento di grande delicatezza perchè entra nel merito delle azioni di integrazione tra i diversi servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali. Tra l’altro la delibera è stata approvata prima ancora che le schede sanitarie abbiano il loro definitivo via libera. Dunque è necessario che questo atto venga sospeso»
Quanto al lavoro della quinta commissione, il presidente Padrin ha confermato che le audizioni – che ieri hanno visto i sindaci della Saccisica e i rappresentanti di alcune associazioni – proseguiranno anche giovedì prossimo: «Alla fine di questo ciclo di audizioni sarà redatto un dossier che metteremo a disposizione di chiunque sarà interessato e che consentirà di avere il polso esatto della situazione, una panoramica sui bisogni e sulle istanze dell’intero sistema». «In questa fase di audizioni – sottolinea Padrin – ci sono stati pareri molto autorevoli e puntuali, anche per questo ci sarà sicuramente spazio per dei correttivi. Va comunque chiarito che l’impostazione generale non dovrà essere toccata anche perchè ampiamente condivisa e frutto, a sua volta, di un lungo percorso».
Fonte: Daniele Ferrazza – Il Mattino di Padova – 13 luglio 2013