Ricostruzioni immediate di nuclei familiari dispersi sul territorio, con i genitori in una città e i figli non più a carico in altre (la “famiglia anagrafica”). Cambi di residenza istantanei. Per arrivare al Pin unico e alla carta d’identità digitale. Tutto questo sarà possibile, a breve. Entro tre mesi la prima parte, dunque l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) nelle 27 città pilota, tra cui Roma, Milano e Torino.
Entro il 2016 ovunque e in più Pin unico e carta d’identità digitale, tante volte annunciati e attesi dai cittadini. Nel frattempo nuove regole per la “ricetta farmaceutica dematerializzata”, operative dal primo gennaio. Il decreto è stato firmato ieri dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Consentiranno ai me- dici di prescrivere i farmaci onli- ne, ai pazienti di ritirarli presso qualsiasi farmacia pubblica e privata sul territorio nazionale, dietro esibizione di un codice a barra e della tessera sanitaria. Un progetto che si trascina da cinque anni, sin qui sperimen- tato con molte ombre solo in Si- evasione e anti-criminalità. Non a caso il maxi cervellone informatico nasce come frutto della collaborazione tra Agenzia delle entrate e dunque Sogei (che già controlla l’Anagrafe tributaria), ministero dell’Interno e dell’Economia, Comuni e Agid (Agenzia digitale). I neonati avranno codice fiscale e tessera sanitaria forse prima ancora di attaccarsi al biberon. Stessa rapidità per le comunicazioni di decesso e le variazioni di residenza, fondamentali per il recapito di atti, notifiche e rimborsi. E ovviamente per la riscossione dei tributi. L’Anpr Non a caso il maxi cervellone informatico nasce come frutto della collaborazione tra Agenzia delle entrate e dunque Sogei (che già controlla l’Anagrafe tributaria), ministero dell’Interno e dell’Economia, Comuni e Agid (Agenzia digitale). I neonati avranno codice fiscale e tessera sanitaria forse prima ancora di attaccarsi al biberon. Stessa rapidità per le comunicazioni di decesso e le variazioni di residenza, fondamentali per il recapito di atti, notifiche e rimborsi. E ovviamente per la riscossione dei tributi. L’Anpr conterrà anche il domicilio digitale del cittadino, ovvero la sua Pec, l’indirizzo di posta elettronica certificata, essenziale per comunicare con la pubblica amministrazione. La famiglia anagrafica, ricostruita con agilità digitale, darà modo di calibrare meglio gli interventi assistenziali. Ma anche di stanare al millimetro i furbetti dell’Isee.
«È una rivoluzione, ci lavoriamo da tempo», si rallegra il numero uno dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi. Il direttore torna pure sulla polemica dei dirigenti decaduti dopo lo «tsunami» della Consulta: «Stiamo continuando a lavorare con tranquillità, non c’è nessun abbandono dei servizi o della lotta all’evasione. Sento molto spesso il ministro Padoan, ma nessun contatto recente con Renzi, perché molto impegnato».
Repubblica – 13 novembre 2015