Il rinnovo contrattuale è sul triennio, ci sono tre finanziarie di mezzo e ci sono soluzioni intelligenti per governarlo, a cominciare dalla modifica dell’impianto legislativo di spoliazione dei fondi e della RIA. La legge restituisca potere alla contrattazione, con atti di legge che lo prevedano. Ne guadagna un sistema di governance condiviso che resta la via maestra per puntare sulla motivazione del personale e ridare quello slancio al Servizio Sanitario Nazionale.
L’atto di indirizzo recentemente divulgato, unitamente alle riflessioni di alcuni autorevoli componenti del Comitato di settore, propongono analisi, spunti di riflessioni ed ipotesi sul tappeto che meritano attenzione. Cominciamo con l’ammissione di parte pubblica secondo la quale vi è stata negli anni riduzione degli incarichi di “alta gestione” ed un consistente aumento delle condizioni di disagio. E’ vero, talmente che ci siamo presi la briga di fornire numeri precisi attraverso l’analisi dei dati pubblicati dal Conto economico della Ragioneria Generale dello Stato
Continua a leggere su Quotidiano sanità l’intervento di Gianfranco Rivellini
4 agosto 2016