Un anno di nuovi obiettivi da raggiungere. Il 2018, il secondo dalla nascita dell’azienda unica su scala provinciale (esclusa San Donà), dovrà essere un punto di svolta per l’Ulss 3 Serenissima, stando a quello che si legge nel “Piano della performance”, il documento programmatico per il prossimo triennio. Vi si trova un elenco dettagliato di azioni da migliorare e sviluppare con l’obiettivo di offrire alla popolazione un’assistenza sanitaria più puntuale, appropriata ed efficiente. Particolare attenzione è riposta sul rispetto dei tempi dei servizi: «L’azienda secondo le linee di indirizzo regionali intende assicurare il governo delle liste d’attesa al fine di garantire a tutti gli assistiti un equo accesso alle migliori prestazioni sanitarie in un luogo e con una tempistica adeguata – si legge a pag. 30 – Tale impegno dev’essere assicurato oltre che a livello aziendale anche nei vari ambiti distrettuali aziendali, inoltre anche la presa in carico sarà assicurata nel caso il medico specialista ritenga necessari ulteriori accertamenti e fino alla conclusione del percorso diagnostico. I risultati ottenuti fino ad ora sono positivi e dovranno essere consolidati e assicurati anche nel 2018». Questo vale sia per l’attività chirurgica di ricovero ordinario che per interventi di tipo oncologico che a seconda della gravita devono essere effettuati tra i 30 e 180 giorni dalla diagnosi.
LE SFIDE L’intenzione dell’azienda è di completare molte iniziative già avviate. Tra cui: rendere uniformi i criteri di attribuzione del codice colore degli accessi al Pronto soccorso; ottimizzare l’attività radiologica a supporto dello screening mammografico con l’istituzione di un pool unico a ciò dedicato; la riorganizzazione specialistica della rete di offerta della chirurgia oculistica: gravi ulcere corneali a Venezia; endoftalmiti a Mestre. già sede di riferimento provinciale per la chirurgia vitreo retinica; gravi glaucomi secondari a Dolo-Mirano; trattamento dei difetti refrattivi di alto ordine a Chioggia. E ancora: unificazione dei criteri per le indagini di laboratorio; costituzione di un front office per i pazienti stranieri; miglioramento dell’accesso ai servizi di Medicina dello sport e ai servizi residenziali per anziani non autosufficienti; riorganizzazione dei Percorsi nascita. E per un territorio notoriamente molto colpito dalle patologie tumorali, l’Ulss annuncia che «al fine di migliorare il servizio offerto e di estendere quanto più possibile l’adesione agli screening, verrà garantito un servizio di call center unico di primo livello in giorni e orari omogeni tra tutti i distretti dell’azienda con risposte modulate secondo le fasce orarie di maggiore richiesta e personale interscambiale tra i vari screening».
I NUMERI Il “Piano della performance” fotografa le dimensioni e l’impegno dell’azienda sanitaria, evidenziando tre peculiarità: un territorio geograficamente molto variegato che comprende 23 Comuni, per 625.476 abitanti; una popolazione anziana, con un assistito su quattro oltre i 65 anni, che comporta costi maggiori, con un dato ancora più alto (27%) a Venezia e Mestre; l’elevata presenza turistica in centro storico e nelle località del litorale. L’Ulss 3 ha 2.347 posti letto, 1.837 negli ospedali pubblici e 510 nei privati accreditati; nel 2017 ha erogato 77.424 ricoveri; ha registrato 245.299 accessi al Pronto soccorso, di cui oltre un terzo (88.455) all’Angelo; e ha erogato 2,3 milioni di prestazioni ambulatoriali. Nel territorio aziendale operano 129 strutture extraospedaliere, pubbliche e private convenzionate, di cui 79 residenziali e 50 semiresidenziali con, rispettivamente, con 4.217 e 1.020 posti letto. L’assistenza primaria è garantita da 440 medici di base, 64 pediatri di libera scelta e 124 guardie mediche; le mediane di gruppo integrate sono 14,4 a Mestre e 5 ciascuna a Mirano e Chioggia, mentre altre 9, tutte a Chioggia, attendono l’autorizzazione. I dipendenti totali sono 7.416: 3.981 infermieri, 1.035 operatori socio sanitari; 484 tecnici e altro personale sanitario; 645 amministrativi (totale comparto 6.145); 1.105 medici, 19 veterinari, 104 altri dirigenti sanitari e 43 dirigenti Pta (totale dirigenza 1.271). A questi si aggiungono altri 332 medici convenzionati Sai.
Alvise Sperandio – Il Gazzettino – 19 marzo 2018