Il ministro Catania incontra i rappresentanti ippici per stabilire i pagamenti del 2012, nel frattempo inizia a farsi largo la grottesca idea che per fronteggiare la crisi molti cavalli finiscano nel circuito della macellazione.
E’ passato un mese dall’ultima manifestazione di protesta che i vari rappresentanti ippici hanno portato in piazza di fronte al Ministero dell’agricoltura, contro i mancati pagamenti dei contratti dei vari settori fermi a giugno del 2012. «L’incontro si terrà domani – racconta Salvatore Mattii – e sembra che il Ministro Catania si sia impegnato a trovare circa 77 milioni da destinate all’ippica che serviranno a liquidare le sei mensilità pregresse del 2012 da luglio a dicembre. Notizie meno incoraggianti arrivano dal trasferimento delle corse. Inizialmente sembrava che le corse sospese a Roma venissero spostate a Montegiorgio, ma mentre siamo costretti ad ospitare i cavalli e driver le corse sono invece finite a Pescara e Garigliana (To) e non si sa con quale logica». Molto più delicata e grottesca invece la situazione che riguarda i cavalli normalmente utilizzati per le corse. Negli ultimi giorni anche sui media riecheggia sempre più insistentemente la notizie di carne di cavallo all’interno di prodotti alimentari di largo consumo come tortellini o insaccati. Un fenomeno purtroppo molto preoccupante. «E’ vero che la carne di cavallo è utilizzata nell’alimentazione – conclude Salvatore Mattii – ma come mai oggi sembra esserci una così grande eccedenza di questa carne? E’ possibile che i vari allevatori che non riescono più a fronteggiare la crisi, perché mantenere un cavallo ha dei costi ben precisi, finisca per arrendersi? Oggi mediamente un cavallo venduto al mercato nero costa 300 euro, e si tratta di 4 – 6 quintali di carne, secondo voi cosa può accadere?».
QN – Il Resto del Carlino – 7 marzo 2013