Il drammatico episodio è avvenuto l’altra mattina in località Madonna, in campagna. Erano in bicicletta e sono state morse da almeno una coppia di animali: una guarirà in un mese Un anno fa un episodio analogo
Aggredite da due cani randagi mentre pedalavano in bicicletta lungo un viottolo di campagna per raggiungere le amichette in piscina. È quanto è accaduto l’altra mattina a Madonna di Lonigo, al confine fra la provincia di Vicenza e quella di Verona. Vittime due ragazzine di 12 e 15 anni, che sono rimaste ferite: la più grande in maniera seria, tanto da riportare lesioni giudicate guaribili in un mese, mentre la più piccola se l’è cavata con un morso ad una gamba ed un trauma facciale, dai quali guarirà in una decina di giorni. È la terza volta, in pochi anni, che nelle campagne di Lonigo avviene un episodio del genere; l’ultimo, durante l’estate dello scorso anno. In base a quanto è emerso, le due ragazzine – una residente nel Veronese, l’altra nel Vicentino – si erano incontrate a casa della dodicenne; la giovane doveva accompagnare l’amica da una cugina, che ha la piscina, in giardino facendole vedere la strada che non conosceva. ad attenderle delle altre coetanee. Le due, per accorciare il tragitto, hanno deciso di percorrere una stradina di campagna, che passa attraverso alcune proprietà. Mentre stavano pedalando, da quanto hanno raccontato, sono state avvicinate da almeno due o tre cani, che non avevano il collare e che sono parsi loro piuttosto malconci. Le ragazze si sono spaventate, ed hanno cercato di accelerare, inseguite da almeno due animali. La quindicenne è stata morsa ad un polpaccio e si è fermata. L’animale le ha addentato con violenza una gamba, facendola urlare; lei ha cercato di divincolarsi e ci è riuscita dopo alcuni istanti che le debbono essere parsi delle ore. L’altra, invece, è caduta per terra, ed è stata morsa in quel momento. Si è messa a gridare con quanto fiato aveva in gola, e il cane si è fermato. Entrambe le bestie si sono allontanate abbaiando. Sconvolte, le due hanno prima pensato di recarsi comunque a casa dell’amica per farsi medicare. Ma poichè la ferita subita dalla più grande pareva profonda e perdeva molto sangue, hanno chiesto aiuto chiamando con il telefonino la mamma della più giovane, che comunque non abita molto lontano. I genitori le hanno prima portate a casa, cercando di tamponare le ferite, e quindi al pronto soccorso dove sono state visitate e medicate.
Il Giornale di Vicenza – 2 agosto 2013