Nonostante i timori per la finanza pubblica del dopo Brexit, già fa pressing su Palazzo Chigi ed Economia in vista della Stabilità 2017 per garantire 2 miliardi in più al Servizio sanitario nazionale. Rilancia la proposta di una “tassa di scopo” di 1 cent a sigaretta per finanziare i farmaci innovativi a partire da quelli oncologici.
E sta per incassare dalle Regioni un via libera parziale per l’ultimo scorcio dell’anno dei Lea (livelli essenziali di assistenza), per poi ricalibrarli e misurarne l’effettivo impatto finanziario il prossimo anno. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, si prepara a un’estate e un autunno-inverno sugli scudi.
Al convegno organizzato ieri a Roma da Fiaso, la federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere presieduta da Francesco Ripa di Meana, ha rivelato le prossime mosse in cantiere del suo ministero. «Io credo – ha detto – che i 2 miliardi in più previsti dal Def ci vogliono tutti, perché abbiamo delle priorità che sono di quelle dimensioni finanziarie».Già, ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo la crescita del Pil in calo rispetto alle previsioni e un’economia che non cresce. E allora, come farcela davanti a un Governo che potrebbe rivedere le previsioni del Def? Lorenzin ha mostrato un cauto ottimismo: «Dobbiamo immaginare come preservare quell’aumento. E spiegare – ha aggiunto, pensando all’Economia che tiene i cordoni della borsa – qual è la nostra impostazione e quanto sono necessarie le risorse per finanziare un sistema che deve cambiare e migliorare, senza sprechi o trucchi». Gli obiettivi sono numerosi: i farmaci, a partire dagli innovativi («ma riconoscendo la vera innovazione, finanziando secondo i risultati raggiunti»), la nuova governance del sistema, il personale («l’anima del Ssn»), la fine della morsa del turn over, i giovani laureati, la tecnologia. Un passo, in questo senso, sarà il via libera oggi in Stato-regioni del «Patto per la sanità digitale».
Anche sui Lea, da lungo tempo in freezer, Lorenzin è ottimista: «Saranno presto sbloccati, questione di giorni». In verità oggi i governatori proporranno di chiedere ai ministeri competenti che il Dpcm sia adottato per il 2016, e che per il 2017 la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei Lea e la promozione dell’appropriatezza, aggiorni entro il 30 novembre il provvedimento effettuando il delisting delle prestazioni obsolete e le integrazioni necessarie per «mantenere la compatibilità tra risorse e prestazioni da erogare in maniera omogenea»in tutta Italia.
Infine la “tassa di scopo” sulle sigarette. «Penso che gli italiani capirebbero», ha premesso la ministra. L’idea è un aumento di un centesimo a sigaretta per finanziare i nuovi farmaci, a partire dagli oncologici.
Roberto Turno – Il Sole 24 Ore – 7 luglio 2016