Nei giorni scorsi si è tenuta una tavola rotonda per la presentazione del volume “La trasparenza a tavola”, firmato dal giornalista Mario Pappagallo, in edicola oggi con il “Corriere della Sera”. Nella lettera inviata ai partecipanti, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin afferma che la sicurezza è sempre e comunque garantita perché “tutti gli alimenti e le materie prime devono rispettare i medesimi requisiti di sicurezza indipendentemente dalla loro origine”. Lorenzin ha quindi annunciato che l’Italia sta organizzando, in collaborazione con la Commissione europea, una “Conferenza internazionale sulle frodi alimentari” che verrà ospitata proprio al Ministero della Salute.
“Sarà un occasione di confronto tra le autorità competenti dei 28 Stati membri, le autorità giudiziarie e le forze di polizia europee per elaborare e programmare un percorso comune a tutela della salute e dei diritti dei consumatori e a difesa del mondo produttivo che opera nel rispetto delle norme – spiega il ministro -. Per l’Italia questo tema è da sempre prioritario perché siamo conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo per la varietà, la qualità e la sicurezza dei nostri cibi che sono anche purtroppo i più imitati e contraffatti. Dall’altra parte siamo anche conosciuti e stimati –
Lorenzin ha ricordato anche la normativa a tutela della sicurezza alimentare. “Il regolamento CE 178/2002 ha stabilito i principi generali dell’attuale legislazione alimentare ed ha reso obbligatoria la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione. Grazie allo stesso regolamento da otto anni abbiamo una solida base legale che prevede che la rintracciabilità per fini sanitari sia applicata in tutte le fasi della filiera alimentare, dal campo alla tavola”.
Sono queste informazioni, secondo il Ministro della Salute, a costituire “uno strumento prezioso sia per gli operatori del settore alimentare, primi responsabili della sicurezza dei loro alimenti, sia per le autorità competenti, per poter intervenire tempestivamente in caso di riscontro di irregolarità”. La legge stabilisce infatti, spiega il Ministro, “che gli operatori del settore debbano disporre di sistemi e procedure per individuare per individuare le imprese dalle quali hanno acquistato e alle quali hanno venduto i propri prodotti e conservare tali informazioni mediante idonei sistemi di registrazione, che possano permettere di comunicarle in maniera rapida alle autorità competenti, quando necessario”.
Le attività svolte dai servizi veterinari e dai Servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione, oltre che dal Nas, sono indirizzate non solo alla verifica dell’igiene delle produzioni, ma anche dei sistemi messi in atto per la rintracciabilità. L’intensa attività di controllo ufficiale operata sul territorio nazionale dalle Asl ha evidenziato come, nel 2012, di 319.650 imprese alimentari ispezionate, 50.780 (15,9%) abbiano riportato infrazioni riguardanti soprattutto l’igiene, il personale, le strutture e i piani di autocontrollo. “Questo dato – dice il Ministro – è indice dell’impegno profuso e della qualità dei nostri controlli”.
“Spesso però – continua il Ministro – il concetto di tracciabilità viene confuso con quello di origine di un alimento, che non ha propriamente una finalità di sicurezza alimentare, quanto piuttosto quella di informazione del consumatore. Tutti gli alimenti e le materie prime devono infatti rispettare i medesimi requisiti di sicurezza indipendentemente dalla loro origine”. Recentemente è stato emanato il regolamento (UE) 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che entrerà in vigore a dicembre 2014 e per alcune disposizioni nel 2016. “Per aiutare il consumatore a leggere e comprendere sempre meglio le etichette degli alimenti, anche alla luce dei recenti sviluppi normativi, abbiamo predisposto un opuscolo che sarà pubblicato sul portale del Ministero proprio in questi giorni, in occasione degli Stati generali della Salute”.
Una regolamentazione dell’etichettatura sempre più attenta all’indicazione dell’origine e della provenienza, degli alimenti riveste un’importanza fondamentale anche nell’ambito del contrasto al fenomeno delle frodi alimentari. Un’indicazione in tal senso è stata data dallo stesso Parlamento europeo che ha di recente elaborato una risoluzione nella quale individua strategie ed azioni per un’efficace lotta a livello di Unione europea. “Una di queste coinvolgerà l’Italia durante il prossimo semestre di Presidenza. In collaborazione con la Commissione europea – spiega il Ministro – stiamo organizzando una “Conferenza internazionale sulle frodi alimentari” che ospiteremo proprio al Ministero della Salute, un’occasione di confronto tra le autorità competenti dei 28 Stati membri, le autorità giudiziarie e le forze di polizia europee per elaborare e programmare un percorso comune a tutela della salute e dei diritti dei consumatori e a difesa del mondo produttivo che opera nel rispetto delle norme. Per l’Italia questo tema è da sempre prioritario perché siamo conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo per la varietà, la qualità e la sicurezza dei nostri cibi che sono anche purtroppo i più imitati e contraffatti. Dall’altra parte siamo anche conosciuti e stimati – conclude il Ministro – per la capillarità e l’efficacia del nostro sistema dei controlli, interamente pubblico”.