Spesa pubblica. Controllati anche i medici in regime intramoenia e chi percepisce assegni sociali o prestazioni agevolate
Nella direttiva è previsto il potenziamento del contrasto agli illeciti in danno alla spesa pubblica, partendo dal settore della sanità. Sono disposti controlli specifici per le imprese sanitarie. In particolare, attraverso il riscontro delle scritture contabili si punta a scoprire eventuali illeciti volti non solo alla riduzione delle imposte dovute, ma anche al conseguimento di indebiti rimborsi pubblici, mediante la sovrafatturazione. Così, nel corso del 2013, parte delle verifiche sarà svolta nei confronti di imprese – quali ad esempio cliniche e case di cura operanti nei settori della sanità e dell’assistenza sociale – che operano spesso in regime di convenzione con il servizio sanitario nazionale. Accade infatti che tali imprese, aumentando fraudolentemente le fatture emesse, possano conseguire maggiori rimborsi da parte dello Stato, a fronte di prestazioni, in realtà mai eseguite. Anche i professionisti in regime “intramoenia” saranno controllati. È stato infatti previsto un programma per individuare dirigenti medici e veterinari del servizio sanitario nazionale che svolgono prestazioni professionali autonome, in violazione del rapporto di esclusività con le strutture pubbliche da cui dipendono. Sempre per tutelare la spesa pubblica, sono stati programmati anche piani di controllo finalizzati a scoprire indebite percezioni di assegni sociali (ad esempio pensioni di defunti, assegni in favore di soggetti non residenti, falsi braccianti agricoli) o indebite richieste di prestazioni sociali agevolate. Va sottolineato che, nelle disposizioni impartite, primaria caratteristica di ogni tipologia di controllo è la qualità dello stesso, abbandonando il “budget” numerico finora sempre previsto, per garantire l’efficacia dell’azione. La tutela della spesa pubblica è sicuramente vista quale obietti-vo prioritario individuato a livello politico per fronteggiare la difficile situazione del Paese. In più parti, nella direttiva, è precisato che l’ottimizzazione delle risorse attualmente disponibili permetterà che ne possano essere destinate una maggior quantitativo proprio al contrasto dei fenomeni illeciti di massa nel settore della spesa pubblica.
Sole 24 Ore di mercoledì 3 aprile 2013