Il ministero della Salute ha inviato alle Regioni, e per conoscenza al Centro di referenza nazionale per l’antibioticoresistenza, il Piano per l’uso responsabile del farmaco veterinario e per la lotta all’antibiotico-resistenza in coniglicoltura predisposto da Università di Milano, Izs della Lombardia ed Emilia Romagna e Associazione Una Italia. La raccomandazione è di sensibilizzare gli allevatori ed i veterinari al rispetto del Piano. Il documento era stato sottoposto alla valutazione della Direzione generale della Sanità animale e del Farmaco veterinario, che ne ha condiviso l’impostazione e le finalità. «L’obiettivo- scrive la direzione nella nota – è di diffondere il principio di un uso più razionale degli antibiotici in un settore “sensibile” quale quello sulla coniglicoltura e, conseguentemente, di limitare quanto più possibile fenomeni dì resistenza».
In proposito, l’Unione Europea ha fornito cifre e formulato un piano di azione per il quale è stata richiesta la collaborazione dei Paesi membri nei prossimi 5 anni.
Il Piano sarà adottato dall’Associazione proponente e sarà realizzato sulla base di un’adesione volontaria da parte degli allevatori. Gli strumenti necessari al raggiungimento delle finalità prospettate si fondano essenzialmente sui seguenti punti: promuovere buone pratiche di allevamento; sviluppare sistemi alternativi che consentano una diminuzione all’uso di antimicrobici: monitorare il consumo e l’efficacia degli antimicrobici; diffondere in maniera capillare ed annualmente i dati raccolti; promuovere lo scambio di informazioni con altre realtà europee; coinvolgere, educare e formare tutti gli operatori della filiera.
«I sopracitati punti – continua la nota a firma della dottoressa Gaetana Ferri – sono contenuti sia nel Piano d’azione dell’Unione europea (Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio “Piano d’azione di lotta ai crescenti rischi di resistenza antimicrobica”, nel quale sono raccolti i dati numerici ed è richiesta la collaborazione degli Stati Membri nei prossimi 5 anni, sia nel Manuale sulla biosicurezza e uso corretto e razionale degli antibiotici in zootecnia” e la “Linea guida per la predisposizione, effettuazione e gestione dei controlli sulla distribuzione e l’impiego dei medicinali veterinari”, documenti emanati dalla DGSFV, al fine di fornire indicazioni sia sui criteri ottimali per l’impiego della terapia, che sulle modalità di predisposizione dei controlli previsti dalla farmacosorveglianza».
Le Regioni vengono quindi invitate a sensibilizzare allevatori e veterinari e a coinvolgere il maggior numero di operatori nel progetto
a cura Ufficio stampa Sivemp Veneto – 23 marzo 2013 – riproduzione riservata