Il centro storico tappezzato di locandine, mentre nel Trevigiano è apparso uno striscione sui vetri della trattoria dell’ex Gf
TREVISO – Blitz animalista nella notte in alcune città del Veneto. Preso di mira anche l’ex vincitore del Grande fratello Mauro Marin, trevigiano di Castelfranco. «I più non ricordano neppure chi sia – scrive Centopercentoanimalisti in una nota – noi lo ricordiamo come salumiere e amico dei circensi, cosa che gli ha meritato già le nostre attenzioni». Poi, riferendosi al fatto che lo stesso Marin ha messo in vendita il proprio profilo Facebook per 100mila euro, gli animalisti rincarano la dose: «Sembra che sia rimasto al verde. Evidentemente anche l’azienda di famiglia (macellai e salumieri) non deve andare tanto bene».
«Noi auguriamo il destino di Marin a tutti gli aguzzini di Animali – proseguono gli animalisti – un salumiere è uno che ammazza i maiali e ne usa i cadaveri per fare insaccati. Inoltre Marin è paladino dei circensi, e in particolare grande amico di Moira Orfei che potrebbe offrirgli un posto come clown». «Il nostro atteggiamento verso Marin – conclude la nota – può essere solo di derisione e disprezzo, a differenza dei suoi fans che si sentono traditi e venduti. E hanno ragione, ma un’altra volta ripongano meglio la loro fiducia. Intanto la notte scorsa i nostri militanti hanno affisso uno striscione di scherno sulle vetrate della trattoria “Da Profeta” della famiglia di Mauro Marin.
E a Vicenza sempre la notte scorsa prese di mira sono state macellerie, pollerie e supermercati anche del centro storico, è stata presa di mira dai militanti di “Centopercentoanimalisti” che hanno effettuato un’azione per protestare contro la «mattanza degli agnelli per la tradizione pasquale». Gli attivisti hanno tappezzato le vetrine di negozi e supermercati con diverse locandine, attaccate con il nastro adesivo, in cui si leggeva “Ecco l’agnello che NON toglie i peccati del mondo” e l’immagine di un pastore con un animale appena ucciso. Quella dei Centopercentoanimalisti è stata una protesta pacifica; da una prima verifica sembra infatti che nessuna delle attività abbia lamentato danni alle strutture. Le locandine sono state rimosse dai titolari o dai gestori dei negozi questa mattina al loro arrivo per l’apertura giornaliera.
Mercoledì 27 Marzo 2013 – Il Gazzettino