«West Nile», il virus arrivato dal Nord Africa che viene veicolato dalle zanzare comuni e che, nelle sue manifestazioni più gravi, può portare alla morte, specie in persone già fisicamente deboli, è tornato a manifestarsi nella Bassa. «Nell’ambito dell’azione di controllo del territorio, svolta applicando il piano di sorveglianza disposto dalla Regione in tutto il Veneto», spiega Gaspare Crimi, direttore sanitario dell’Ulss 21, «è stata riscontrata a Minerbe la presenza di zanzare risultate positive ai test del West Nile.
Abbiamo perciò avvisato sia il sindaco di Minerbe che i primi cittadini dei Comuni vicini e segnalato al pronto soccorso la situazione, affinché siano adottate particolari misure di attenzione. La situazione è sotto osservazione, visto che è una questione di sanità pubblica: il territorio è presidiato sia dall’Istituto zooprofilattico delle Venezie che dall’Ulss, che ha dato incarico ad uno studio specializzato. Il Comune di Minerbe, inoltre, ha già attivato un’ulteriore azione di disinfestazione, che si aggiunge alle attività di profilassi e distruzione delle larve già in corso».Per fortuna, il virus non si è trasferito a nessuno, fino ad oggi. Nella Bassa, lo scorso anno si erano registrati due casi di contagio, uno ad Isola Rizza ed uno a Bovolone, entrambi risoltisi senza conseguenze, ma a preoccupare è il fatto che, questa settimana, a Pegognaga, nel Mantovano, un uomo sia finito in terapia intensiva a causa della malattia trasmessa dalle zanzare.
Carlo Guarise, sindaco di Minerbe, che è anche medico, invita a non drammatizzare. «I dati del ministero», afferma, «dicono che il 90 per cento delle persone contagiate non hanno nessun problema e nel restante 10 per cento solo in un caso su 1.500 si manifestano patologie gravi. A Minerbe attuiamo normalmente un piano di lotta alle zanzare nelle aree pubbliche che prevede il trattamento con larvicidi delle caditoie: la terza tornata di quest’anno è in corso in questi giorni e in magazzino abbiamo materiale per una quarta, oltre alla disinfestazione di tutte le piante in tarda primavera ed un passaggio ulteriore nel parco ad inizio agosto, in previsione della sagra. A seguito alla segnalazione dell’Ulss, arrivata alla vigilia di Ferragosto, abbiamo previsto un nuovo importante intervento nei parchi e nelle scuole prima dell’inizio delle lezioni e l’affissione nei locali pubblici di manifesti dell’Ulss sulle malattie trasmesse dagli insetti. Considerato che la stragrande parte del territorio è occupata da proprietà private, questo lavoro ha comunque alla fine un valore relativo, ma, anche come medico, mi sento di tranquillizzare la popolazione».
Luca Fiorin – L’Arena – 21 agosto 2015