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Mais diossina. Il Ministero revoca gran parte delle misure per gli alimenti. Granella e mangimi contaminati rimangono sotto sequestro

Con una nota del 4 luglio il ministero della Salute fornisce ulteriori indicazioni operative sul destino degli alimenti ottenuti da animali alimentati con mangimi contaminati da diossina. Visto che i campioni ufficiali di latte e di uova provenienti da animali che hanno consumato mangimi contenenti il mais ucraino nelle fasi antecedenti al blocco hanno avuto esito favorevole, le misure previste per gli alimenti sono state in parte revocate.

Sono revocate le restrizioni per latte, carne suina. Negli allevamenti dove è stato distribuito mangime contaminato in misura superiore al 50% della razione giornaliera gli animali devono 42 giorni prima di essere macellati, oppure in alternativa fare analisi per dimostrare  l’assenza di contaminanti. Anche negli allevamenti di polli alimentati con il mangime ucraino, i proprietari devono dimostrare che la carne è senza diossina e dopo le analisi possono procedere alla macellazione.

Mentre il mais in grani facente parte della partita contaminata, i mangimi composti per animali da reddito, che contengono come ingrediente il mais contaminato in percentuale uguale o superiore al 32%, il pet-food nonché i mangimi per acquacoltura che contengono mais contaminato in percentuale uguale o superiore al 74%, dovranno rimanere sotto sequestro e non potranno essere in alcun modo destinati all’alimentazione animale.

7 luglio 2014 

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