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Malattie alimentari e frigoriferi di casa. Indagine sulle temperature

I ripiani più alti sono i più freddi e le temperature sono più elevate di sera. I frigoriferi non mantengono sempre la stessa temperatura ed è perciò importante capire quali sono i fattori che la possono influenzare.

La SC8 Analisi del rischio e sistemi di sorveglianza in sanità pubblica ha condotto un’indagine per ottenere dati sulla temperatura dei frigoriferi domestici, dal momento che la temperatura di conservazione degli alimenti rappresenta un importante strumento per controllare la crescita microbica. Dallo studio è emerso che la temperatura della porta è significativamente più elevata rispetto alla temperatura del ripiano superiore; una frequenza della spesa pari a una volta alla settimana fa registrare temperature più basse rispetto a frequenze più elevate; infine nella fascia oraria diurna la temperatura è minore rispetto alla fascia serale-notturna, probabilmente a causa della maggiore frequenza di apertura-chiusura del frigorifero in corrispondenza della cena. La maggior parte dei frigoriferi domestici non mantiene temperature al di sotto dei 4°C e la temperatura più plausibile di conservazione degli alimenti è tra i 4 e i 10°C. La maggior parte degli episodi di malattia alimentare di origine domestica sono imputabili a errate modalità di conservazione, manipolazione e cottura degli alimenti da parte del consumatore, e pertanto, dal momento dell’acquisto in poi, il consumatore diventa l’unico responsabile del mantenimento della catena del freddo.

fonte: IzsVe – 13 settembre 2012

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