Recuperato il corpo di un uomo in un garage a Lavagno. Paura a Vicenza per la piena del Baccaglione, il cui livello sta lentamente calando. Per il governatore della Regione è stato “colpito il cuore nevralgico dell’economia”. Maltempo anche in Friuli, a Pavia attesa la piena del Po
CONTINUANO a peggiorare le condizioni atmosferiche in Veneto, colpito da un’ondata di maltempo che ieri ha provocato un morto nel Veronese. E’ prevista pioggia anche per la giornata di oggi, mentre a Lavagno è stato rinvenuto questa mattina il corpo di un uomo in un garage seminterrato, allagato. E’ stato recuperato dai sommozzatori e dai vigili del fuoco. L’uomo era stato dato per disperso e le ricerche erano scattate già la notte scorsa. La zona del Veronese è stata particolarmente colpita da allagamenti e ieri sera sono state condotte evacuazioni a causa delle forti perturbazioni. Intanto, il governatore del Veneto ha annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale.
Zaia: Danni per milioni in Veneto. “Abbiamo una giunta straordinaria tra qualche ora e faremo il punto della situazione, ma sicuramente decreteremo lo stato d’emergenza e chiederemo lo stato di calamità naturale”, ha detto Luca Zaia commentando a Skytg24 l’ondata di maltempo che sta colpendo il Triveneto.
“Una situazione come questa non siamo assolutamente in grado di reggerla”, ha continuato Zaia, spiegando che non c’è ancora un bilancio dei danni, “ma saranno parecchie centinaia di milioni di euro: è stato colpito il cuore nevralgico dell’economia del Veneto”, ha concluso.
Uomo morto a Lavagno, trovato sepolto sotto macerie. Il cadavere dell’uomo, Giuseppe Maschi, di 58 anni, è stato recuperato questa mattina sotto un cumulo di macerie. Secondo una prima ricostruzione, stava raccogliendo delle assi di legno per cercare di tamponare l’allagamento nel garage dovuto alla tracimazione di un vicino torrente, quando un muretto ha ceduto, probabilmente a causa delle infiltrazioni d’acqua, cadendogli addosso. L’uomo è morto all’istante.
Vicenza, scampato pericolo di nuova alluvione. La città di Vicenza pare aver scampato il pericolo di una nuova alluvione: dopo ore di apprensione il livello del Bacchiglione ha iniziato a scendere, e dopo aver toccato il livello di 5 metri e 80 all’idrometro del Ponte degli Angeli è ora a circa 5,65 metri, in lenta progressiva discesa, anche se il flusso resta costante. Anche i fiumi Brenta e Piave sono su livelli sostenuti e in mattinata sono previste altre piogge nella Regione.
Si sono verificati disagi per la caduta di un albero sulla linea ferroviaria Casarsa-Portogruaro. La circolazione è stata sospesa questa mattina, tra le 6.10 e le 8.30, e cinque treni regionali sono stati cancellati e sostituiti con bus per l’intera tratta.
Pavia, attesa la piena del Po. In Lombardia cresce l’attenzione, in provincia di Pavia, per il livello dei fiumi e a preoccupare, in particolare, è la situazione del Po. L’onda di piena del fiume Po nel territorio è prevista nel tardo pomeriggio, dopo le 16. Al punto di rilevamento del Ponte della Becca il Po dovrebbe raggiungere l’ altezza di circa 4 metri sopra lo zero idrometrico; stamattina alle 7 era di 3 metri e 8 centimetri sopra lo zero. Resta sotto controllo il Ticino che, per il momento, non desta preoccupazioni. Per il momento il Ponte della Becca rimane aperto. Nel pomeriggio verrà valutata la situazione e si deciderà se chiuderlo o meno.
A Piacenza, intanto, nelle ultime 24 ore il Po è salito di tre metri ed è scattata l’allerta della protezione civile.
Situazione critica in Friuli. Anche in Friuli Venezia Giulia ha piovuto tutta la notte soprattutto a nord ovest. Durante la notte, la strada regionale 251 della Valcellina è stata chiusa a causa dell’esondazione del torrente Varma, ma è stata già riaperta alle 5.30. Cinque squadre con 15 volontari comunali di Protezione Civile del Pordenonese rimangono in monitoraggio sul territorio.
Nel Pordenonese, sul Piancavallo in 24 ore sono caduti 247 mm di pioggia, a Polcenigo 220 mm e ad Andreis 214. Il Genio civile di Pordenone mantiene attivo il Servizio di piena sul fiume Livenza, nei tratti di propria competenza. Le portate provenienti dai bacini montani del Cellina e Meduna, grazie all’invaso di Ravedis, hanno raggiunto un valore massimo complessivo di portata in uscita di soli 524 mc/s all’una di questa notte, per poi diminuire ai 262 mc/s delle ore 5.00, tornando al di sotto del livello di guardia. Il Servizio difesa del suolo regionale mantiene attivo il Servizio di piena lungo l’asta di valle del fiume Meduna.
Sulla Regione, per le prossime ore, permarrà l’instabilità atmosferica, con rovesci sparsi ed intermittenti con accumuli di pioggia anche abbondanti. Le piogge tenderanno a esaurirsi nel pomeriggio o verso sera.
Repubblica – 17 maggio 2013