Salgono a dieci i casi confermati a livello mondiale del nuovo virus respiratorio killer simile alla Sars: come ha reso noto l’Oms, il coronavirus è stato identificato per la seconda volta in Gran Bretagna in un paziente ricoverato in terapia intensiva in un ospedale di Machester che aveva recentemente viaggiato in Medio Oriente e Pakistan. L’uomo è risultato positivo anche al virus suino A/H1N1.
I medici inglesi sottolineano che il rischio di diffusione del nuovo coronavirus nella popolazione britannica è comunque «estremamente basso», e che la situazione viene attentamente monitorata.
I coronavirus sono una grande famiglia di virus che vanno dal comune raffreddore alla Sars (sindrome respiratoria acuta grave) e si diffondono attraverso le goccioline prodotte da starnuti e tosse. Nel 2002 un focolaio di Sars ha ucciso circa 800 persone, diffondendosi in oltre 30 Paesi in tutto il mondo. Il nuovo coronavirus è stato identificato per la prima volta
nel settembre scorso in un paziente dell’Arabia Saudita che nel frattempo è morto. Poco dopo, i funzionari hanno identificato un altro caso, questa volta nel Regno Unito.
Secondo John Watson, capo del Dipartimento di malattie respiratorie della Health Protection Agency, «l’Agenzia sta fornendo una consulenza agli operatori sanitari per garantire al paziente un trattamento appropriato, ma anche la protezione del personale sanitario che lo ha in cura. Le persone entrate in contatto con il soggetto vengono attentamente monitorare». Non sono state stabilite delle restrizioni ai viaggi internazionali, ma Watson invita tutti i cittadini tornati da un viaggio in Arabia con sintomi respiratori entro 10 giorni dall’arrivo a contattare il proprio medico.
Il Sole 24 Ore sanità – 12 febbraio 2013