Fuori pericolo un ragazzo. I tre avrebbero ingerito alimenti conservati artigianalmente, forse contenenti botulino. Vademecum del Ministero della Salute contro i rischi del botulismo
Due persone morte e una per ore in gravi condizioni per aver ingerito cibo scaduto o comunque mal conservato. Probabilmente conserve andate a male o un salame fatto in casa, se non una soppressata, contenenti botulino. È successo a Fiumicino, in una zona di campagna in località Torrimpietra, in via Riserva del Pascolaro. Nella mattinata di sabato 23 i vicini di casa delle vittime, di origini calabresi, insospettiti nel non vederle sono entrati nell’abitazione facendo la tragica scoperta. Domenico Paladino, un medico anestesista 56enne, e Antonio Paladino, un barista 50enne, erano morti; il figlio del più anziano, un ragazzo di 23 anni, era ancora vivo.
L’ALLARME – I vicini hanno trasportato il giovane all’ospedale di Bracciano, dove per ore è rimasto in gravi condizioni. Più tardi, ormai fuori pericolo, è stato trasferito al gemelli a Roma, dove comunque resta in prognosi riservata. Sul posto sono intervenuti, insieme al 118, i carabinieri. Secondo quanto al momento accertato, dopo l’intervento del medico legale, a provocare l’intossicazione sarebbe stata l’ingestione di conserve di cibo scadute o mal conservate. Indagano i carabinieri della compagnia di Civitavecchia, della stazione di Torrimpietra e del nucleo investigativo di Ostia.
BOTULINO – «Dalle prime ricostruzioni – afferma all’Adnkronos Salute Livio De Angelis, responsabile della sala operativa del 118 di Roma – i tre avrebbero consumato ieri sera a cena conserve alimentari prodotte artigianalmente e, molto probabilmente, contenenti il Clostridium botulinum (il botulino, ndr) un batterio anaerobico – precisa – che può contaminare gli alimenti rendendoli particolarmente pericolosi per la salute umana».
FUORI PERICOLO – Il 23enne, ormai fuori pericolo, agli investigatori avrebbe riferito che i primi sintomi del malore sarebbero giunti sabato sera dopo che, a cena, avevano consumato della carne cruda. Sul posto i carabinieri hanno ritrovato in effetti cibo di varia natura, tra cui carne cruda e conserve sott’olio. Per chiarire con certezza la causa delle intossicazioni bisognerà attendere l’esito delle autopsie.
Dopo la morte di due persone trovate morte a Torrimpietra vicino a Roma per aver ingerito alimenti scaduti o mal conservati, il ministero ha diramato una nota dettagliata su tutti i rischi degli alimenti fatti in casa. E sul modo di prevenire possibili danni alla salute.
Botulismo. Vademecum del Ministero della Salute contro i rischi
Il Ministero della Salute, dopo la morte a Fiumicino di due persone cheavevano consumato cibo sott’olio probabilmente conservato in modo scorretto, sottolinea che occorre prestare molta attenzione alle conserve fatte in casa. Non bisogna consumare conserve che, all’apertura, presentino odori anomali. Si deve stare attenti anche ai contenitori quando presentano rigonfiamenti. Possono essere a rischio, poiché all’interno possono contenere spore di botulino, una tossina pericolosissima per la salute.
Il botulismo è una malattia causata da una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. Questo microrganismo vive nel suolo, in assenza di ossigeno, e produce spore che possono resistere all’ambiente esterno anche per un lungo periodo. I prodotti vegetali possono entrare in contatto con questo batterio.
La malattia prende il nome dal termine latino botulus (salsiccia) perché la sua descrizione fu associata inizialmente al consumo di salsicce preparate in casa. I sintomi solitamente si manifestano molto rapidamente, generalmente tra le 12 e 36 ore. I principali sintomi che devono far sospettare immediatamente di essere in presenza di botulismo sono: annebbiamento e sdoppiamento della vista, secchezza della bocca, debolezza muscolare con paralisi successiva, che può coinvolgere i muscoli della respirazione, fino al l’arresto cardiaco
Il trattamento della tossina botulinica è possibile solo con la somministrazione di un’antitossina nelle prime ore dalla comparsa dei sintomi e il recupero è molto lento.
Quando si avvertono i primi sintomi è necessario avvertire subito un medico o recarsi al pronto soccorso, fornendo subito l’informazione sugli alimenti consumati e, ove possibile, portare i resti dell’alimento sospetto.
Il botulino può essere presente in cibi inscatolati o conservati, soprattutto di produzione domestica. Le conserve preparate in casa quali ad esempio le verdure sott’olio sono uno dei prodotti in cui più facilmente si può rischiare la presenza della tossina botulinica.
In generale, tutti i cibi conservati non cotti e che non siano sufficientemente acidi (pH sopra il 4,6), possono costituire un ambiente adatto alla crescita del botulino: peperoni, fagiolini, melanzane, funghi, olive e sott’olio sono gli alimenti a maggior rischio.
A casa, se si preparano queste conserve, è necessario fare bene attenzione alle più elementari norme igieniche, lavare bene le verdure, gli utensili, i piani di lavoro,i contenitori in maniera tale da allontanare l’eventuale presenza del batterio e delle spore.
La tossina botulinica viene distrutta alle alte temperature e, quindi, la sterilizzazione dei cibi in vasetto e in scatola, tramite bollitura per almeno 10 minuti, ne garantisce l’eliminazione. L’acidità, che si ottiene con l’aggiunta di aceto e sale contribuiscono a controllare lo sviluppo del batterio riducendo quindi la possibilità della produzione
delle tossine.
24 marzo 2013