A Martellago e San Donà vince il centrosinistra con Monica Barbiero e Andrea Cereser. Gianella (Pd) passa a Piove di Sacco. Incredibile recupero a Bussolengo. Lega sconfitta ovunque
Tracollo della Lega, il centrosinistra conquista importanti posizioni in Veneto. E’ questo il verdetto dei ballottaggi che hanno eletto sette sindaci nella nostra Regione. Diventa caso nazionale la storica vittoria di Treviso dove termina il ventennio di Giancarlo Gentilini. Il centrosinistra conquista anche San Donà di Piave, Martellago e Piove di Sacco. Nel Veronese rieletto un sindaco di centrodestra (Faccioli a Villafranca) e due espressioni di liste civiche che comunque decretano una sonora sconfitta per la lista Tosi.
Treviso, storico risultato
A Treviso il candidato del centrosinistra Manildo è sindaco con il 55,8% e ha raccolto duemila più voti che al primo turno. Giancarlo Gentilini, lo sceriffo leghista che dal 1994 ha governato ininterrottamente la città, ora nelle vesti del sindaco, ora in quelle del vice, non è riuscito a recuperare lo svantaggio di 7,8 punti e si è fermato al 44%. «È finita l’era Gentilini, è finita l’era della Lega e del Pdl. Stop. Adesso Gentilini scompare dalla scena amministrativa e politica», è il commento amaro dell’ex vicesindaco. «Mi è mancato il supporto della Lega e del Pdl – accusa -. Io i miei voti me li sono presi. Mi sono mancate le stampelle. Mi hanno buttato nel fango della sinistra. Alla gente non interessa la città di Treviso. Troppo ben abituati. Adesso ognuno si accontenterà di cosa farà la sinistra. Io – ha rimarcato – non c’entro più nulla. Gentilini adesso sparisce». Festeggia invece Gianni Manildo: «È una giornata storica per Treviso. L’essere riusciti a raggiungere questo risultato, e l’entusiasmo dei cittadini lo dimostra – ha detto – rappresenta qualcosa di storico». All’interno della Lega inizia già la resa dei conti: «Sarebbe sciocco negare questa sconfitta elettorale – dice il segretario Flavio Tosi -. Il centrodestra, e la Lega in particolare, hanno pagato in maniera carissima il calo dell’affluenza che non è mai stato così pesante e ci è costato caro».
Nel Veneziano il centrosinistra dilaga. A San Donà stravince Cereser
L’altro Comune sotto i riflettori era San Donà di Piave, il feudo della presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto: il candidato del centrosinistra, Andrea Cereser (Pd), ha stravinto con il 68% dei voti contro Giansilvio Contarin (Pdl). A Martellago gli elettori promuovono il centro sinistra, da anni al governo della cittadina con la stessa identica percentuale di San Donà, 68 per cento dei voti: Monica Barbiero è il nuovo sindaco dopo Giovanni Brunello. Allo sfidante, Antonio Santoliquido di M5S, il 32 per cento di voti, il doppio del primo turno ma insufficienti a sparigliare le carte in tavola.
Piove di Sacco a Gianella
Nel Padovano a Piove di Sacco l’avvocato «bersaniano» Davide Gianella (appoggiato nei giorni scorsi anche dal ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato) ha vinto con 275 voti di vantaggio (51%) staccando sul finale il candidato leghista Andrea Recaldin fermatosi al 48,26%.
A Villafranca Mario Faccioli si conferma sindaco. Ha prevalso per 5 punti sullo sfidante di centrosinistra Paolo Martari, cui non è bastato il comizio di Matteo Renzi. Ma la vittoria di Faccioli, Pdl, vicino ai fratelli Giorgetti, è uno schiaffo a Flavio Tosi e alla sua lista, già esclusa al primo turno. Leghisti e tosiani piangono anche a Bussolengo e a Sona. Nel primo comune, ha del clamoroso la rimonta della candidata civica Paola Boscaini, che partiva dal 17%, ma è riuscita a prevalere per un pugno di voti su Masimo Girelli, sostenuto anche dal Pdl e partiva dal 42%. Altrettanto cocente la sconfitta a Sona: il sindaco uscente Gualtiero Mazzi è stato spazzato via dal suo rivale omonimo, ma «civico» Gianluigi, che ha vinto 62 a 38.
L’affuenza
E’ stata una conta superveloce grazie alla bassa affluenza alle urne. A San Donà di Piave ha votato il 53% degli aventi diritto. Stessa identica percentuale a Piove di Sacco. Più alta invece a Treviso dove ha votato il 58% dei votanti (comunque in calo di cinque punti) segno che la sfida evidentemente ha appassionato di più gli elettori. La percentuale più bassa al momento è quella di Martellago, dove ha votato appena il 45%, in calo di oltre il 15% rispetto a cinque anni fa; la più alta a Villafranca dove ha sfiorato il 60%.
Il Corriere del Veneto – 10 giugno 2013