Da Palazzo Madama arriva l’ok allo schema di coperture della “stabilità” e il presidente del Senato, Piero Grasso, apre formalmente la sessione di Bilancio. Con un solo stralcio: a saltare è la norma sullo spostamento a Palazzo Chigi dell’Osservatorio sui servizi pubblici locali perché considerata di carattere “ordinamentale”.
E intanto entra subito nel vivo la partita sui ritocchi da apportare al testo. Ieri a Palazzo Madama c’è stata una prima riunione tra Governo e maggioranza alla quale hanno partecipato, oltre alle relatrici Magda Zanoni (Pd) e Federica Chiavaroli (Ap), il viceministro all’Economia, Enrico Morando, e i sottosegretari Pier Paolo Baretta, Enrico Zanetti e Paola De Micheli. Tre i capitoli già individuati per possibili ritocchi: Sud, nodo Province, ovvero la salvaguardia dei servizi di area vasta (v.Il Sole 24 Ore di ieri), e la riduzione del taglio della dote per i Caf.
Tra i nodi che sarebbero stati affrontati anche quello delle pensioni ma la strada per l’eventuale inserimento del prestito previdenziale nella manovra appare tutta in salita. Anche se continua il pressing della minoranza Pd che chiede anche correzioni sull’innalzamento della soglia del contante. Ma anche Ap preme per migliorare il testo: Maurizio Sacconi chiede di riportare a 6mila euro il plafond per la detassazione del premio di produttività (contratti aziendali) e di unificare le norme per accompagnare il lavoratore negli ultimi anni che precedono la pensione con un rapporto part time. Ap insiste anche per potenziare il pacchetto Sud e quello sulla famiglia. Il quadro sarà più chiaro la prossima settimana dopo l’incontro di Matteo Renzi con tutti i parlamentari Pd sulla manovra, in programma martedì, che sarà seguito mercoledì da una riunione dei soli senatori democratici.
Gli emendamenti dei gruppi parlamentari dovranno essere presentati in commissione Bilancio entro il 7 settembre. Al di là dell’esito del confronto tra Governo e maggioranza, se Bruxelles darà l’ok all’utilizzo della clausola migranti, e quindi di altri 3,3 miliardi di flessibilità, la manovra dovrà inglobare il taglio dell’Ires già dal 2016 e una dote per l’edilizia scolastica. A questo proposito ieri il ministro Pier Carlo Padoan ha incontrato a Roma l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Federica Mogherini.
Tornando alla formalizzazione dell’avvio della sessione di bilancio a Palazzo Madama, la commissione Bilancio nel suo parere preventivo aveva anzitutto dichiarato «conforme» la copertura della “stabilità” e aveva espresso alcuni dubbi su più di una misura. A partire da quelle per garantire una via transitoria tra il superamento del patto di stabilità interno per gli enti locali e l’entrata in vigore del pareggio di bilancio. Qualche perplessità anche sulla ragionevole durata del processo e sulla proroga degli interventi per la messa in sicurezza degli uffici giudiziari di Palermo. Alla fine Grasso ha deciso per un unico stralcio, quello sull’Osservatorio dei servizi pubblici locali, non senza qualche polemica in Aula per la ripetuta mancanza del numero legale.
Intanto sul rinnovo del contratto dei ministeri la protesta si allarga dal Mef agli altri ministeri dove i sindacati hanno indetto assemblee dal 5 al 13 novembre.
Il calendario delle audizioni parlamentari sulla legge di Stabilità 2016
E’ nutrito il calendario delle audizioni sulla legge di Stabilità che si terranno a Palazzo Madama davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Si parte nella mattinata di lunedì alle ore 11 con Lunaria, Alleanza Cooperative, Rete imprese. Nel pomeriggio, dalle 14,30, tocca a Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Cnel, Anci, Upi, Uncem, Conferenza Regioni e Province autonome, Abi, organizzazioni professionali agricole, Confedilizia, Ance, Confapi, Confimi, Confprofessioni. Martedì, dalle ore 9, verranno ascoltati la Corte dei conti, Bankitalia, l’Ufficio parlamentare di bilancio e l’Istat. Mercoledì, alle ore 8,30, chiuderà il round di audizioni il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan. Giovedì e venerdì ci sarà l’esame in sede referente nella commissione Bilancio del Senato per la discussione generale e in vista del termine per gli emendamenti fissato a strettissimo giro sabato alle ore 12
Marco Rogari – Il Sole 24 Ore – 30 ottobre 2015