“Per lo sviluppo rurale abbiamo salvato l’investimento totale a disposizione degli agricoltori, che ammonterà a 1 miliardo e 180 milioni di euro nel periodo di programmazione comunitaria 2014 – 2020, ma peserà molto sul bilancio di una Regione come la nostra, che ha dimostrato tra le migliori capacità ed efficacia della spesa nei fondi europei al settore”.
Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, non nasconde il suo disappunto per “l’ennesima ingiustizia nei nostri confronti. Si vede che pianificare bene e concretizzare programmazioni agricole efficienti capaci di utilizzare il 95 per cento della spesa, in questo Paese, è una capacità che va punita”. “Per quanto ci riguarda – ribadisce Manzato – abbiamo dovuto subire una ripartizione iniqua delle risorse a livello nazionale. Di fatto, Regioni del sud che non hanno mai brillato per efficienza e limpidezza della spesa hanno ricevuto molto più del Veneto e di altre regioni del Nord. Noi faremo in ogni caso fruttare i nostri investimenti”.
Sulla base delle modalità di riparto di fatto imposte dal Ministero “e ovviamente accettate dalle Regioni del Sud, il Veneto dovrà trovare nel suo bilancio 202 milioni di euro su 1,18 miliardi, mentre ad esempio, alla Puglia basteranno 194 milioni dalle proprie casse a fronte di un totale di 1,67 miliardi di finanziamento totale. Il tutto con meccanismi contabili circa la quota di partecipazione statale e regionale che non hanno altra logica, se non proprio quello di portare più fondi al Mezzogiorno a spese del settentrione. Contesto radicalmente questa scelta, che non ha alcun aggancio né con la capacità di spesa, né con quella di creare ricchezza e lavoro, né con la realtà del peso delle agricolture di territorio sui mercati mondiali. Lo dimostreremo la prossima settimana con il progetto dello sviluppo del nostro export agroalimentare in Cina. E lo ribadiremo presentando nei giorni successivi il compendio finanziario del prossimo Programma di Sviluppo Rurale regionale, che in ogni caso punterà su competitività e giovani, che qui hanno dimostrato coraggio, inventiva imprenditoriale e volontà di portare lustro e reddito alla loro terra e all’intero Paese”.
Dotazioni inattese per lo sviluppo rurale. Coldiretti pronta al faccia a faccia sul bilancio regionale
Buone notizie per lo sviluppo rurale del Veneto: le dotazioni per il periodo 2014 – 2020 sono pari a 1.180.000 milioni di euro. Coldiretti nell’apprendere la lieta novella prevede che per un settennio le quasi 100 mila imprese agricole potranno investire per aumentare la loro competitività, la sostenibilità ambientale e migliorare dunque la redditività. “E’ senza dubbio un risultato positivo e per certi versi inatteso – commenta Coldiretti – se si aggiunge il fatto che arriveranno contributi nazionali al cento per cento per il sostegno dei premi assicurativi, per gli investimenti irrigui infrastrutturali e per la biodiversità animale”.
Secondo Coldiretti il co-finanziamento pari a 202 milioni impegnerà la Regione a ricercare altre risorse “in casa” per un settore che pesa sul bilancio regionale neanche l’1% . “Se vogliamo mantenere le performances del primario che fattura oltre 5 miliardi di euro – conclude Coldiretti – dobbiamo puntare sui giovani affinchè il loro insediamento sia triplicato negli anni, garantire la massima attenzione per la ristrutturazione delle aziende orientate al mercato, incentivare le aggregazioni di realtà agroalimentari con regimi di qualità e incoraggiare la filiera corta produttore-consumatore”.
17 gennaio 2014