Marabelli, dimissioni dal Cda dello zooprofilattico di Sassari. L’assessore sardo Falchi: un atto dovuto
“Un atto dovuto”. Così l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, commenta le dimissioni del dirigente ministeriale Romano Marabelli dal Cda dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna, “dimissioni avvenute il 18 luglio scorso, ma mai comunicate alla Presidenza della Regione e di cui solo oggi abbiamo avuto notizia da un’agenzia di stampa”.
La nomina nel Cda l’aveva decisa il dicastero della Salute, dove Marabelli è stato segretario generale sino all’autospensione avvenuta dopo l’avviso di garanzia ricevuto nell’ambito dell’inchiesta per i presunti vaccini killer contro la Lingua Blu. “Da subito – sottolinea l’esponente della Giunta – abbiamo ritenuto che le dimissioni del dirigente ministeriale fossero necessarie per riportare serenità nel lavoro dell’Istituto zooprofilattico, impegnato al fianco della Regione per superare l’emergenza sanitaria. L’assessorato all’Agricoltura, infatti, in una nota congiunta con l’assessore alla Sanità Luigi Arru, aveva immediatamente chiesto il passo indietro al dottor Marabelli appena si era diffusa la notizia dell’avviso di garanzia”.
L’assessore Falchi esprime anche “soddisfazione per il minuzioso lavoro investigativo che la Procura di Cagliari sta portando avanti parallelamente all’indagine romana, con l’affidamento delle verifiche al Nucleo investigativo del Corpo forestale. Come più volte annunciato – conclude l’esponente della Giunta – la Regione, se ci saranno i presupposti, si costituirà parte civile nell’eventuale processo, per garantire la massima tutela ai pastori della Sardegna che hanno duramente pagato quella campagna di vaccinazione. Migliaia di capi di bestiame sono morti, il che ha voluto dire un’enorme perdita economica per i nostri allevatori”.
Buongiorno Alghero – 12 agosto 2014