Renzo Marangon è carico in vista del consiglio regionale che, martedì prossimo, si pronuncerà sul suo ingresso per surroga, dopo la presa d’atto della decadenza di Isi Coppola dal seggio a Palazzo Ferro Fini. L’ex assessore regionale si prepara a sedere tra i banchi di Forza Italia, partito di cui è stato anche capogruppo.
«Rientro dopo quattro anni e mezzo in coda alla legislatura – spiega – ma lo faccio con lo spirito e l’impegno di sempre. I tempi sono stretti e non si potrà macinare moltissimo lavoro, ma tutto quel che si potrà fare di utile lo farò. Chiederò di poter operare nelle commissioni Urbanistica, in linea con l’esperienza passata da assessore e Sanità».
È l’epilogo della lunga vicenda che, dal giorno dopo lo scrutinio delle Regionali 2010, ha visto contrapposti Coppola e Marangon. Coppola, nella rendicontazione depositata in Corte, aveva dichiarato di aver speso 39.579,17 euro, giusto pochi spicci sotto la soglia fissata per legge a 40 mila euro. Una cifra inverosimile per Marangon che tramite un amico, Luca Rossetto, ha presentato ricorso ai giudici dando il via a una interminabile battaglia giudiziaria (con ben sei pronunciamenti tra primo grado, appelli e ricorsi in Cassazione) che ora sarebbe giunta al termine.
«L’aspetto tombale – sostiene Rossetto – viene riportato nelle conclusioni dei giudici, quando asseriscono che la somma spesa dalla Coppola pari a 146.421,82 euro, superiore alla stima del Ctu, viene determinata in via prudenziale. Ed essendo il limite massimo per la circoscrizione di Rovigo pari a 40.282,33 euro, emerge l’indiscutibile superamento dei limiti di spesa, in misura pari o superiore al doppio, che determina la decadenza dalla carica».
I fan di Marangon sono pronti a festeggiare. Pare che alcuni amici dell’esponente di Forza Italia sarebbero in procinto di organizzare una corriera per andare a salutarne il ritorno in consiglio regionale.
Nicola Chiarini – Il Corriere del Veneto – 13 dicembre 2014