Rinnova il suo sostegno al governo Monti che verrà ribadendo la sua stima per l’ex commissario Ue.
«Credo che in momento difficile come questo Monti possa essere la persona giusta» per il governo che «deve nascere per fare le riforme strutturali che non siamo stati in grado di fare fino a oggi e che possono portarci fuori da questa situazione». Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, torna quindi a spronare le forze politiche perché mettano da parte lo scontro e trovino una rapida soluzione per il Paese. «Mi appello alle forze politiche – spiega la leader degli industriali – a trovare un accordo per il bene del Paese. Una campagna elettorale di tre mesi porterebbe il Paese alla rovina».
Mercati reagirebbero male a vuoto di tre mesi
Lo aveva detto anche ieri con toni accorati: il voto spingerebbe il Paese verso il precipizio. E oggi, a margine di un convegno Luiss, la numero uno di Viale dell’Astronomia ribadisce la rotta da seguire. «Mi pare che Berlusconi abbia compreso questa situazione, c’è una giusta dialettica interna al Pdl ma è giusto sapere che i mercati reagirebbero male a un vuoto per una campagna elettorale di tre mesi».
Non ci sono alternative, elezioni sarebbero rovina
L’altalena tra il BTp e il Bund con lo spread sull’ottovolante è lì a ricordarcelo e Marcegaglia non nasconde lo stretto legame tra la politica e la fiducia che i mercati ripongono nel nostro Paese. «Queste ore – avverte – sono fondamentali. È importante che tutte le forze politiche siano responsabilità perché non abbiamo alternative. Se abbiamo un Governo che ci porta alle elezioni senza fare le riforme, il Paese va in una situazione di difficoltà assoluta. Ricordo che due giorni fa – ribadisce Marcegaglia – lo spread tra BTp e Bund era a 570 punti base: il Paese non può stare in piedi così. Non c’è stata alternativa».
Governo tecnico? Giusto ci siano anche politici
Poi una parola chiara sull’eventuale durata di un governo Monti. «Il governo deve durare il tempo necessario per fare le riforme». Quanto alla sua composizione, che divide i partiti, la leader degli industriali chiarisce subito cosa pensa. «Deve avere una maggioranza in Parlamento, altrimenti non può nascere», spiega la presidente di Confindustria. «È giusto ci sia qualche presenza politica». Insomma, esponenti dei partiti nel nuovo esecutivo per gli industriali non costituiscono «un problema». L’importante, ora, è non perdere tempo. (Ce. Do.)
ilsole24ore.com – 11 novembre 2011