“Un grande lavoro in commissione durato due anni ha determinato finalmente l’approvazione in aula del progetto di legge sul marchio ‘Qualità veneto’, dando di fatto una cornice legislativa a un ‘modello commerciale’ che diverse imprese venete avevano già adottato per salvaguardare il proprio prodotto”.
E’ quanto afferma il presidente della Commissione Attività Produttive Luca Baggio all’indomani del voto da parte del Consiglio regionale sul marchio “Qualità Veneto”, un disegno di legge leghista, di cui è primo firmatario l’assessore al Bilancio Roberto Ciambetti.
“Attraverso questo provvedimento, alla cui realizzazione ha dato un contributo importante anche il consigliere Sandro Sandri, – spiega Baggio – la politica non ha fatto altro che tradurre in una serie di norme quanto alcune imprese venete, soprattutto del settore manifatturiero, stanno perseguendo da anni, e cioè la valorizzazione e la tutela del ‘made in Veneto’. Basti da esempio il caso di una rinomata azienda di Adria, i cui capi di abbigliamento sono provvisti della specifica etichetta ‘Exclusively handmade in Veneto’. Questo combacia perfettamente con l’obiettivo principe del nostro progetto di legge”, quello di garantire la protezione del manufatto locale e di renderlo allo stesso tempo competitivo sul mercato”.
“Il marchio ‘Qualità Veneto’ – continua Baggio – intende quindi semplificare la vasta galassia di cui il Veneto oggi dispone nei suoi vari settori produttivi e fornire le imprese di uno strumento su cui investire a livello promozionale e produttivo. Le aziende, con una richiesta alla Regione, potranno usufruire di un logo semplice che rappresenti il Veneto, in grado di garantire l’originalità del prodotto e le modalità etiche dei processi produttivi. Per ottenere il marchio, infatti, è necessario osservare standard qualitativi e requisiti tecnici come l’assenza di lavoro infantile nelle imprese, la regolarità contributiva, il rispetto del contratto collettivo e degli orari di lavoro, l’assenza di condanne per il titolare dell’impresa e di procedure fallimentari in atto”.
“Al consumatore o all’utente sarà dunque assicurato che ciò di cui fruisce, oltre ad avere ottime qualità intrinseche, è stato realizzato con precise regole che ne assicurano l’eccellenza. ‘Qualità Veneto’ sarà, insomma, – conclude Baggio – un marchio collettivo che salvaguarderà prodotti e servizi, e soprattutto lavoratori e imprenditori, analogamente a quanto avviene in altre regioni d’Europa”.
12 luglio 2013