Le fiamme in pochi minuti hanno distrutto la stalla: dalle prime indagini non si esclude il rogo doloso. Diciotto cavalli di razza olandese e maremmana e un pony senza scampo
GROSSETO – Non hanno avuto scampo: intrappolati nei box sono stati prima soffocati dal fumo e poi divorati dalle fiamme di un incendio che potrebbe essere di origine dolosa. Sono morti così, nella notte tra venerdì e sabato, 19 cavalli (tra i quali un pony) bellissimi, di razza olandese e maremmana utilizzati per il turismo equestre nei luoghi magici del Parco naturale della Maremma e nelle pinete davanti al mare. È accaduto nel maneggio «Cavallo Natura», alle porte di Marina di Grosseto, conosciutissimo perché tra i primi in Italia a utilizzare i cavalli nel turismo.
FIAMME IN PIENA NOTTE – L’incendio è scoppiato in piena notte, verso l’una, all’improvviso ed è durato pochissimo. I titolari del maneggio hanno spiegato a carabinieri e vigili del fuoco di essersi accorti quasi subito del rogo, ma le fiamme erano così alte che non è stato possibile salvare gli animali. «Poveretti, non hanno avuto il tempo neppure di abbattere le catenelle che delimitavano i box – racconta un testimone -. Non ci sono porte e non sarebbe stato difficile per i cavalli uscire se avessero avuto qualche attimo in più. La stalla è grande una cinquantina di metri ed è realizzata in materiale non infiammabile».
ORIGINE DOLOSA – Ed è proprio questa testimonianza, confermata dai titolari del maneggio, a far sospettare che il rogo possa avere un origine dolosa anche se i titolari di «Cavallo Natura» non hanno mai ricevuto minacce. Quando sono arrivati i vigili del fuoco di Grosseto e hanno spento le fiamme, si sono trovati di fronte a una scena terribile: 18 cavalli e un pony carbonizzati, accanto a un cane, Rocky, che stava sempre con loro come un caro vecchio amico e a un altro dobermann. Tra i cavalli morti anche due animali da concorso ippico. Si sono salvati invece otto pony e tre cavalli che erano tenuti in un recinto all’aperto, non aggredibile dalle fiamme e lontano dalla stalla distrutta. Una pura casualità: avrebbero dovuto trovarsi nella scuderia con gli altri animali. Distrutta anche la selleria, mentre siepi e vegetazione intorno non sono stati raggiunti dalle fiamme. «Ed è stato un miracolo – spiega un vigile del fuoco – perché con questa siccità e il caldo l’incendio poteva espandersi e provocare danni ancora peggiori». Sono in corso indagini per stabilire l’esatta dinamica del rogo. E soprattutto si stanno cercando eventuali inneschi. Le indagini, condotte dai carabinieri di Grosseto, sono coordinate dal pubblico ministero Maria Navarro della Procura di Grosseto.
mgasperetti@rcs.it – Corriere.it – 18 agosto 2012