Efsa ha rivisto verso il basso i Livelli di Assunzioni Tollerabili su base giornaliera (Tolerable Daily INtake) per il fenolo, sostanza ora ammessa a 0,5 mg per kg di peso corporeo, contro il precedente valore di 1,5 mg, fissato nel 1984 dal Comitato Scientifico per il Cibo (Scientific Food Committee).
Il parere, che proviene dal panel di EFSA competente, verrà ora valutato dalla Commissione Europea per una decisione legislativa. Ma EFSA avverte del carattere “ubiquitario” della sostanza, che è presente anche in fonti non alimentari (cere per pavimenti, cosmetici, disinfettanti..), il che renderà probabilmente necessaria una azione decisa.
Oggi, in base ad EFSA, i consumatori possono risultare esposti a dosi tra i 3 e i 6 mg di fenolo al giorno, solo da materiali di contatto alimentare. L’affumicatura- ed il consumo di alimenti aromatizzati potrebbe contribuire per un altro milligrammo. Già solo con fonti alimentari si potrebbe insomma eccedere già da ora la quantità sicura. L’esposizione cronica trans dermica potrebbe poi aggiungere altri 0,9 mg/kg per giorno, mentre quella da inalazione, 0,7 mg/kg per giorno.
Il parere di EFSA – si legge – è dovuto a richiesta del BfR tedesco (Istituto Federale Tedesco per la Valutazione del rischio), in ragione di studi recenti che avrebbero dimostrato effetti immunotossici ed ematotossici del fenolo. E’ stato considerato anche uno studio riproduttivo a due generazioni, in modo da verificare la presenza di effetti di genotossicità o tossicità dello sviluppo.
In ogni caso – chiarisce EFSA- non sono stati considerati sottoprodotti dell’ossidazione del fenolo, quali quinoni ed idroquinoni, il che restituisce una immagine solo parziale della realtà, con aspetti di rischio ancora da comprendere bene.
sicurezzaalimentare.it – 11 maggio 2013