Medici, assicurazione per tutti. Accordo tra Regione Veneto e sindacati. «Una gara unica per le 24 aziende»
Dopo aver fatto ordine nel caos della copertura assicurativa delle 24 aziende sanitarie venete — fino al 2014 ognuna si sceglieva la propria compagnia e tre, cioè le Usl di Treviso, Belluno e Bussolengo, sono rimaste senza per circa un anno, fino al 31 dicembre 2015 —, la Regione colma il vuoto della polizza per i medici. Il primo step, nel 2013, è stata la scelta di imporre alle Usl di pagare di tasca propria i danni per colpa lieve fino a 500mila euro ; il secondo, scattato il primo gennaio scorso, ha garantito la copertura dei danni oltre tale franchigia con un’unica compagnia, la Berkshire Hathaway. Restavano però fuori la colpa grave dei medici e la responsabilità civile patrimoniale, cioè la copertura delle perdite patrimoniali subite da terzi e in conseguenza di errori o omissioni commessi da dirigenti e dipendenti della pubblica amministrazione nell’esercizio delle attività istituzionale. Fino al 31 dicembre 2015 ogni azienda sanitaria proponeva a ciascun medico una polizza personale non obbligatoria.
Se l’interessato la sottoscriveva, gli venivano prelevati circa 50 euro al mese dalla busta paga. «Ma da dicembre quelle polizze hanno iniziato a scadere — spiega Adriano Benazzato, segretario regionale dell’Anaao, sindacato degli ospedalieri — e le ultime cesseranno il 31 dicembre di quest’anno. E allora, insieme alle altre sigle di categoria, abbiamo chiesto alla Regione di indire una gara unica per reperire una o più compagnie che propongano adeguata copertura della colpa grave e della patrimoniale non solo agli 8300 camici bianchi ospedalieri e del territorio ma anche ai 1400 specializzandi finora esclusi dall’assicurazione, agli infermieri e alle altre professioni sanitarie». Due incontri fra i rappresentanti di Palazzo Balbi e i sindacati hanno concluso felicemente il terzo step, con una delibera approvata martedì dalla giunta Zaia che «incarica il Coordinamento regionale per gli acquisti in sanità di procedere alla ricerca di una copertura assicurativa, su base volontaria, per il personale del Sistema sanitario regionale, comunque accessibile a quanti a qualsiasi titolo prestino attività in nome e per conto del sistema, specializzandi inclusi, per colpa grave e con spese interamente a carico dei sottoscrittori». L’assicurazione dovrebbe contemplare: la copertura per richieste di risarcimento sia da parte di terzi sia derivanti da colpa grave da qualsiasi fonte acclarata, giudiziale e stragiudiziale; la copertura delle spese legali e delle perizie connesse ai procedimenti citati. In un secondo tempo sarà nominato un gruppo tecnico di supporto per la stesura del capitolato, «che veda rappresentate anche le organizzazioni sindacali, tramite legali, esperti del settore assicurativo e di diritto del lavoro».
«La gara dovrebbe tenersi a settembre — annuncia Benazzato — e quando entrerà in vigore il nuovo sistema non ci sarà più la ritenuta in busta paga ma ciascuno di noi verserà un bonifico in un’unica soluzione o a rate direttamente alla compagnia indicata. Cosa cambia? Non saremo più abbandonati a noi stessi ma avremo un unico riferimento, che in virtù di migliaia di adesioni dovrebbe garantirci prezzi concorrenziali e condizioni contrattuali di solito non contemplate. Per esempio la tutela legale». Le motivazioni alla base della delibera sono esplicitate nella stessa dall’assessore alla Sanità, Luca Coletto: «Porre in essere concreti strumenti di deterrenza alla medicina difensiva e alla medicina astensionistica e assicurare un effettivo recupero della quota di pagamenti per danni avvenuti a causa di colpa grave, con benefici sui bilanci della aziende sanitarie. Il tutto in ossequio al principio di leale collaborazione con i propri dipendenti».
Michela Nicolussi Moro – Il Corriere del Veneto – 21 luglio 2016