Nuove regole per la responsabilità professionale di chi esercita professioni sanitarie per contenere il fenomeno della cosiddetta «medicina difensiva», che porta alla prescrizione di esami diagnostici inappropriati al solo scopo di evitare responsabilità civili.
«L’esercente la professione sanitaria», si legge, «che nello svolgimento della propria attività si attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa lieve». Viene inoltre costituito un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo dei professionisti che ne facciano espressa richiesta, in misura definita in sede di contrattazione collettiva, e da un ulteriore contributo a carico delle assicurazioni, in misura percentuale sui premi incassati, comunque non superiore al 4% del premio stesso.
Repubblica – 1 novembre 2012