Il radiologo vicentino lo aveva accusato di assumere stupefacenti. «Così si abbatteranno un po’ le liste d’attesa»
VENEZIA – Si chiude con una transazione dal valore simbolico la vicenda della diffamazione su un social network che il presidente del Veneto, Luca Zaia, aveva ricevuto da un medico radiologo vicentino che lo accusava di assumere stupefacenti. Il medico, ha reso noto oggi lo stesso Zaia, fornirà gratuitamente per un anno quattro ore settimanali di lavoro extra, quindi straordinario non retribuito, finalizzate all’abbattimento delle liste d’attesa.
«Avevamo annunciato querela – ha spiegato Zaia con l’avvocato Massimo Malvestio, che lo ha assistito – ma i legali del dottore ci hanno contattato, giungendo facilmente a una transazione che ora è completamente formalizzata». «Il nostro intento era quello di inserire il risarcimento in un disegno più organico – ha rilevato – che fosse al servizio del territorio, e la sua qualifica di medico inserito in una Ulss pubblica ci ha consentito di trovare questa soluzione». (Ansa)
10 gennaio 2013