Il 33% dei turisti sceglie il Veneto per l’enogastronomia, e del resto la scelta è ampia: 459 specialità locali certificate, 18 Doc, altrettanti prodotti a indicazione geografica protetta, 371 agroalimentari tradizionali riconosciuti dalla Regione. Ecco la base dell’iniziativa «Veneto Positive Food», ideata da Confcommercio e approvata dalla giunta Zaia con una delibera dello scorso novembre.
In prospettiva di «Expo 2015», il piano rilancia il ruolo del ristorante come canale di promozione e valorizzazione della cultura alimentare. Il progetto, illustrato ieri alla Bit di Milano e condiviso con le associazioni del commercio, dell’agricoltura e dell’artigianato, prevede la realizzazione di reti d’impresa fra i maggiori ristoranti della regione, distinte per ambiti territoriali. L’obiettivo è un programma di formazione sull’accoglienza alla clientela, per far conoscere e apprezzare la cultura enogastronomica veneta, i suoi prodotti di qualità, la storia e le caratteristiche degli stessi.
In pratica si organizzeranno visite guidate nei «templi» della produzione agroalimentare, esperienze gastronomiche nei luoghi della ristorazione, itinerari e hospitality turistica, piattaforme e-commerce per la vendita di prodotti «made in Veneto» certificati. I luoghi del cibo saranno scelti in base alla propensione all’innovazione, all’acquisizione di nuove professionalità (animazione, storytelling, knowledge alla clientela) e alla propensione alle relazioni collaborative. Tra i requisiti richiesti per partecipare al progetto aver sottoscritto un contratto di rete d’impresa, disporre di un website aziendale per la promozione dei prodotti, lanciare proposte di «menu di degustazione veneta», ospitare eventi di promozione organizzate dai produttori, frequentare corsi di formazione dedicati. Spesa preventivata 105.600 euro, dei quali 9.600 a carico di Unioncamere e 96 mila a carico del bilancio regionale. Ulteriori risorse potranno essere stanziate da parte dei partner del progetto, che si faranno carico anche delle spese riferite a iniziative di comunicazione e promozione sul territorio.
La seconda novità di «Veneto Positive Food» interesserà molto le persone che soffrono di allergie alimentari e sono sempre di più. «Okkam», startup dell’Università di Trento, insieme a Confcommercio Veneto ha sviluppato in tempi record un’applicazione che a partire dal tema degli allergeni è in grado di portare in tavola, con un semplice click, informazioni sui cibi serviti nel locale scelto. E così un cliente allergico, per esempio alle uova, potrà avvicinare lo smartphone al QR code (codice) apposto sul menu o all’ingresso del ristorante e, nella sezione dedicata agli allergici alle uova, visionare la lista dei piatti del menu privi di tale alimento. Un servizio in più che promette di essere molto apprezzato.
«Questo progetto è la dimostrazione tangibile che quando la politica ascolta le imprese e le accompagna nel loro sviluppo, sia sul piano della promozione delle eccellenze sia nella lotta alla burocrazia, allora le cose funzionano — commenta Massimo Zanon, presidente regionale di Confcommercio —. E noi come associazione di categoria non possiamo che esserne contenti».
Il Corriere del Veneto – 13 febbraio 2015