Il nuovo coronavirus (Mers-Cov), che proprio la scorsa settimana ha fatto un’altra vittima in Gran Bretagna, sembrerebbe non aver ancora raggiunto il potenziale epidemico che aveva la Sars prima di diventare ufficialmente una pandemia.
Nello studio pubblicato su Lancet, scienziati dell’Insistut Pasteur di Parigi hanno analizzato i dati di 55 dei 64 casi di infezione rilevati in tutto il mondo.
Per valutare il rischio di pandemia di un virus, si calcola il numero medio (R0) di casi di malattia (in una popolazione senza immunita’ contro data malattia), secondari al contatto con la prima persona che e’ stata infettata dal virus. Quando R0 e’ uguale a 1, il potenziale pandemico e’ stato raggiunto. La Sars prima di diventare pandemia, aveva un R0 di 0,80. Il coronavirus attualmente ha un R0 di 0,69.
“Mers-Co non si e’ propagato cosi’ velocemente e ampiamente quanto la Sars fece in passato – spiega Arnaud Fontanet, autore della ricerca – Perche’ il virus della Sars si adattasse all’uomo ci vollerosolo 6 mesi circa, mentre il nuovo coronavirus e’ gia’ piu’ di un anno che e’ in circolazione tra gli uomini, senza mutare in una forma pandemica. Con la Sars abbiamo imparato che un maggior controllo iniziale del virus avrebbe potuto prevenirne la propagazione a livello mondiale. Raccomandiamo dunque di continuare a monitorare la situazione, e cercare quali sono gli animali ‘ospiti’ del virus e le vie di trasmissione con l’essere umano”.
Adnkronos Salute – 5 luglio 2013