Proveniva da India e Turchia. Trenta persone indagate per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio
Ottocento tonnellate di semi di soia provenienti dall’India e 340 tonnellate di panello e olio di colza turchi, per un valore di 600mila euro, contaminati da un pesticida molto tossico, il “clormequat”, sono state sequestrate dalla Guardia di finanza e dall’Ispettorato repressione frodi del ministero delle Politiche Agricole in aziende di agricoltura bio a Cremona, Brescia e Pesaro. È l’ultimo sviluppo dell’operazione “Green War”, che ha già portato al blocco di 1.500 tonnellate di mais ucraino e 76 tonnellate di soia indiana. La presenza di tale sostanza, con un’alta concentrazione, spiegano le Fiamme Gialle, rende la merce invendibile sia come biologica che come convenzionale. I semi di colza e di soia sequestrati erano destinati ai mangimifici, mentre l’olio di colza doveva essere impiegato nell’alimentazione umana.
Le produzioni agricole, falsamente certificate come biologiche, venivano importate dalle aziende per essere successivamente commercializzate nel territorio nazionale e all’estero. In particolare, l’attività degli investigatori ha consentito di dimostrare che il meccanismo fraudolento attuato dalle aziende “scorrette” coinvolte nell’associazione a delinquere, da ricondurre a un vero e proprio paradigma nazionale, è consistito nel finanziare società estere compiacenti, al fine di introdurre nel territorio nazionale merce falsamente biologica.
7 giugno 2013