«Cacciatore chiudi gli occhi e facci sognare, tre metri sotto terra». Questo lo slogan contenuto in un manifesto contro la caccia dell’associazione 100% animalisti che ha fatto scattare la perquisizione degli agenti della Digos di Rovigo, ieri mattina, a casa del presidente Paolo Mocavero, a Villatora di Saonara nel Padovano. L’ipotesi di reato su cui indaga il sostituto procuratore di Rovigo, Stefano Longhi, è quella di minacce e imbrattamento.
Secondo l’associazione la frase si riferiva alle decine di cacciatori uccisi dai loro colleghi, ma le associazioni venatorie, dopo l’attacchinaggio con colla dei manifesti alle vetrine delle loro sedi, li avevano considerati minacciosi e avevano presentato denuncia. Durante la perquisizione, iniziata alle 8 e terminata alle 12.30, i cinque agenti della Digos hanno prelevato un Pc, tre hard-disk, schede fotografiche e telefoniche, pennarelli e bombolette spray, ottanta adesivi con la scritta «Sono un coglione, regalo un visone», 66 manifesti contro la caccia e 55 contro il circo con scritto: «Sofferenza, schiavitù, maltrattamento: se non lo capisci, sei un povero mona».
«Un atto illegittimo» ha detto il legale dell’associazione, avvocato Marco Cinetto di Padova, che ha annunciato l’intenzione di presentare subito ricorso e chiedere il dissequestro del materiale. «Se la lobby dei cacciatori pensa di spaventarmi – ha affermato Mocavero – non ha capito nulla, io e i 100% animalisti non ci faremo di certo intimidire da questi assassini legalizzati protetti dai poteri forti! È incredibile che venga perquisita la casa di una persona per un reato da giudice di pace sanzionabile con una multa».
Gazzettino.it 7 Aprile 2011