Un’agricoltura tornata al centro del sistema produttivo ma nella quale c’è ancora molto da fare: difendere gli interessi nazionali a Bruxelles, agire contro la cementificazione dei suoli agricoli, lavorare per la tutela del Made in Italy.
Ieri a Roma il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania ha illustrato le azioni di Governo attuate nel 2012 in ambito agricolo e le principali sfide che l’agroalimentare italiano dovrà affrontare nel 2013 a livello nazionale e comunitario.Ha detto Catania: “Nell’arco di tempo che ha visto al lavoro il Governo Monti posso dire che il sistema agroalimentare è tornato al centro dell’attenzione della classe politica e dell’opinione pubblica italiana. Nessuno, finora, aveva dato una simile attenzione all’agricoltura, posso dire con particolare soddisfazione che in questa fase è stato fatto un salto di qualità attraverso un approccio sistemico al settore. Le problematiche sono state spesso al centro dell’attenzione anche del Presidente del Consiglio Monti, una novità assoluta nella relazioni tra il mondo politico e quello agricolo. In passato, inoltre, diversi Ministri dell’Agricoltura hanno interpretato il proprio ruolo semplicemente interfacciandosi con Bruxelles. La politica agricola è stata vissuta solo in relazione alle decisioni comunitarie. Noi abbiamo cercato di riproporre una politica agricola nazionale”.
Fra i provvedimenti adottati, c’è stata una nuova politica sulle energie rinnovabili e una diversa filosofia degli incentivi, la razionalizzazione dei rapporti di filiera con l’introduzione di tempi di pagamento certi e contratti scritti nelle transazioni e il lavoro svolto alla negoziazione sulla Politica agricola comune a Bruxelles. “Tornando al presente – ha aggiunto Catania – abbiamo, il 7 e 8 febbraio prossimi, un nuovo appuntamento fondamentale per la Pac. È in programma il Consiglio Europeo, in cui si tornerà a discutere del bilancio europeo. A Novembre il Presidente Monti volle che io lo accompagnassi, mi ha chiesto di farlo anche in questa occasione. Andremo a sostenere le nostre ragioni, visto che consideriamo non adeguata la dotazione destinata all’agricoltura. Non riteniamo soddisfacente lo stato attuale, andremo a Bruxelles con la ferma volontà di difendere gli interessi nazionali”.
“Per quanto riguarda gli impegni del prossimo futuro – ha osservato il Ministro Catania – voglio assolutamente, in qualsiasi ruolo potrò farlo, contribuire all’approvazione del disegno di legge contro la cementificazione dei suoli agricoli. Si tratta di un’emergenza assoluta per il Paese, che è stato cementificato in modo insostenibile. Ora noi dobbiamo difendere quello che resta del nostro paesaggio. Bisogna, poi, pensare a nuove misure finalizzate al sostegno del reddito dei nostri agricoltori, che garantiscano alla filiera una sempre migliore funzionalità. Infine – ha spiegato Catania – dobbiamo lavorare ancora per la tutela del Made in Italy”.
hc – 24 gennaio 2013