Giusto pochi giorni fa a Marghera durante il suo tsunami tour Beppe Grillo ha parlato, accalorandosi, dei diritti delle donne incinta. Diritti sacrosanti che spesso vengono violati e comunque non sono sufficientemente tutelati dalla vecchia classe politica, quella contro cui si scaglia l’ex comico genovese, incarnazione del nuovo che avanza.
Nuovo, ma mica tanto, visto che, ironia del solito destino, a pochi chilometri da Marghera, a Mira, sempre in provincia di Venezia, la giunta a 5 Stelle ha appena silurato, in barba alle linee guida del leader, Roberta Agnoletto, assessore all’Ambiente e allo Sport “colpevole” di essere rimasta incinta.
Lei, l’assessore che è anche avvocato, pare essere rimasta di sasso quando, in una conversazione amichevole con la presidente del consiglio comunale, le è stato detto senza tanti giri di parole «Dobbiamo sostituirti». E perché mai, avrebbe obiettato la primipara. «Perché non puoi lavorare bene». Insomma tra ecografie, visite ginecologiche, corsi preparto e, se la sfortuna vuole, qualche nausea molesta, i grillini di Mira pensano bene che una donna non possa in alcun modo fare bene il suo mestiere di assessore. E questo nonostante le garanzie della Agnoletto di essere pronta a lavorare fino all’ultimo giorno e di rientrare a una settimana dal parto. Basita, e anche arrabbiata, la quasi mamma ha voluto comunque precisare che in questa decisione, che pare comunque irrevocabile in attesa dell’ufficialità, non c’entra il livello nazionale del Movimento, ma quello locale. «Bisogna essere fulminati per prendere una decisione del genere» ha detto l’assessore.
Il sindaco Maniero, 27 anni: problemi di poca presenza in Comune
Immediata la replica del 27enne sindaco, Alvise Maniero: le deleghe a Roberta Agnoletto non saranno tolte dalla giunta cinque stelle «perché incinta, è una follia quello che viene detto», ma per l’impossibilità della stessa di poter garantire una presenza maggiore in Comune». È questo il contenuto dell’intervista trasmessa dal blog di Grillo, al primo cittadino di Mira che ha parlato di un «tentativo di strumentalizzazione».
L’assessore aveva accettato deleghe part-time all’Ambiente
Ufficialmente, dunque, si tratterebbe di un semplice rimpasto di deleghe tra assessori, ma Agnoletto è convinta che la sua esclusione sia legata alla gravidanza.
Per l’assessore-avvocato, che aveva accettato deleghe part-time all’Ambiente e allo Sport, l’avvicendamento che a fine marzo non la vedrà nel nuovo gruppo degli assessori sarebbe proprio dovuto al suo stato. La stessa professionista lo avrebbe denunciato a dipendenti comunali e ai consiglieri di Mira in una mail in cui spiegherebbe che a fine gennaio le era stata comunicata l’esclusione per l’imminente parto.
Secondo quanto riporta il blog del Movimento Cinque Stelle Agnoletto nella sua comunicazione si dice «davvero molto dispiaciuta. Non me l’aspettavo». «La decisione – prosegue la professionista – me l’ha comunicata la presidente del consiglio comunale Serena Giuliato su ordine del sindaco». «Una cosa che mi ha fatto agitare ma nonostante tutto non mi dimetterò».
Corriere del Veneto – 14 febbraio 2013