Causa aviaria gli animali vivi non potranno nemmeno stare nei recinti Presentato il programma del weekend che coincide quest’anno con San Martino
Cade giusto nel giorno di San Martino il weekend dell’oca, quest’anno alla quindicesima edizione, presentata ieri in municipio. Appuntamento il 10 e 11 novembre con la tradizionale Fiera, quest’anno senza oche vive, causa aviaria, ma con molte novità. Domenica poi riflettori accesi sulla sfida del Zogo tra le squadre di Mirano e delle sue frazioni. Novità. Oche ferme ai box, non sono per il palio di Luneo: anche la Fiera in piazza dovrà fare a meno dei pennuti, come stabilito dall’ordinanza per l’influenza aviaria. Così niente animali vivi al centro dell’ovale, niente recinti di pennuti, niente Miss Oca. La Pro Loco però non si è fatta trovare impreparata: ha organizzato nella nuova piazza Vittorio Emanuele II uno spazio per grandi e piccini coi baracconi e i giochi di una volta, tra fucile ad elastici, barattoli e pesca di oche. I recinti? «Ci saranno lo stesso», rivela il presidente della Pro Loco Roberto Gallorini, «con oche particolari». Non va oltre, dunque sorprese in vista: le oche in carne ed ossa potrebbero essere sostituite da altri materiali. Anche il Zogo di domenica avrà la sua novità: per il primo anno tutte le tribune saranno al coperto, col gioco che si terrà con qualsiasi condizione meteo. Programma. Tutto dedicato alla Fiera de l’oca il sabato, con l’Ocarìa, il mercatino di prodotti gastronomici, souvenir, arredi e vestiario a partire dalle 15.30. Nel pomeriggio anche gli spettacoli di strada e il gioco dell’oca per bambini. Domenica ancora Ocarìa, alle 11 la cuccugnata per decidere l’ordine di partenza delle squadre e alle 15 il Zogo preceduto dalla sfilata dei figuranti. Prevendite aperte allo studio Gallorini in via Gramsci 80, telefono 041-432433. Turismo. Ogni anno la presentazione della Fiera è occasione per parlare di turismo e manifestazioni. «La Provincia», dice la presidente del Consiglio provinciale Marina Balleello, «contribuisce con 4 mila euro, pur in un contesto difficile per sostenere tradizioni e cultura insieme in un unico evento». «Sarà il nostro ultimo contributo», le fa eco l’assessore provinciale alle Pro Loco Lucio Gianni, «ma realtà come queste non devono essere dimenticate nel caos delle nuove riorganizzazioni territoriali. Siamo al primo posto in Italia per il turismo grazie a Venezia e al litorale, ma il capoluogo ormai scoppia e le spiagge subiscono sempre più la concorrenza dei paesi low-cost. Serve puntare su manifestazioni e tipicità». «Kermesse come questa portano indotto, è il nostro petrolio», affermano gli assessori Annamaria Tomaello e Lauro Simeoni, «c’è la crisi? Puntare a maggior ragione su eventi nel territorio».
La Nuova Venezia – 6 novembre 2012