«Sul lavoro, vogliamo andare più avanti di quanto una strana e a volte responsabile maggioranza, non la voglio disprezzare, abbia consentito di fare l’anno scorso». Soprattutto per via di un «blocco socio-sindacale prevalentemente di sinistra».
Lo stesso, «con ostacoli che in questo caso sono venuti prevalentemente da destra, anche per ragioni storiche e personali che conosciamo, vogliamo fare nel campo della giustizia, della trasparenza, della lotta alla corruzione». Mercato del lavoro, niente di deciso: «Siamo un cantiere aperto» Questo uno dei passaggi in cui il premier uscente, Mario Monti , ha delineato oggi gli obiettivi della nuova coalizione centrista da lui guidata, prendendo la parola alla presentazione dei candidati di Lista Civica presso il parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso, a Bergamo. Al suo discorso è subito seguita una conferenza stampa, in cui lo stesso Monti ha voluto frenare sull’idea di un ripensamento dei centristi sulla riforma del lavoro Fornero. Per ora, ha tenuto a precisare, «non c’è nessun orientamento deciso, siamo in un cantiere aperto». Sul tema mercato del lavoro stanno riflettendo «diverse persone molto esperte», che hanno «angolature diverse e complementari». Io alla guida dei moderati? «Occorre federare i riformatori!» In apertura del suo intervento, Monti aveva spiegato il suo no alla richiesta di Berlusconi di guidare i moderati: «Non si tratta di federare i moderati, l’Italia non ha bisogno di moderazione o di mezze misure, ha bisogno di riforme radicali per coloro che sono al di fuori dei fortini protetti delle corporazioni, per i giovani. Occorre federare i riformatori e i riformisti». «Non prendetemi per un politico», ma «mi è venuta la passione» Quando è salito sul palco della kermesse Monti è stato accolto da un lungo applauso. Tanti anche in piedi. E lui ha sfoggiato la sua ironia. «Non vorrei – ha detto – che mi aveste preso per un politico. Oggi abbiamo parlato di speranza e di una cosa che sarebbe un po’ assente in noi, la passione. Vi assicuro che a me è venuta la passione». Costi della politica, servono facce nuove per cambiar e le cose Uno dei temi centrali del discorso è stato quello dei costi della politica, cosa, ha spiegato il Professore, «Non amo di sventolare come un panno rosso per aizzare gli istinti di deresponsabilizzazione della società». anche se «Ci sono costi e mancanze di efficienza dell’apparato pubblico che abbiamo appena cominciato ad intaccare», pur dovendo fare i conti con un Parlamento dove «si annidano resistenze che rendono difficilissimo andare avanti». Per questo, ha spiegato, «Vogliamo che nel Parlamento ci sia un afflusso di nuove persone e nuova cultura che favorisca un’evoluzione e non faccia resistenza». Ddl costituzionali per taglio parlamentari e riforma Titolo V Monti immagina anche di rispondere a una domanda su cosa intende fare al primo Consiglio dei ministri, nel caso sia chiamato di nuovo a fare il premier. « Direi senz’altro un ddl di riforma costituzionale per ridurre il numero dei parlamentari – spiega – e un ddl di riforma costituzionale per un riassetto dello Stato che lo renda meno costoso e più proficuo». Non solo: all’ordine del giorno «anche un ddl costituzionale per rivedere la riforma del Titolo V della Costituzione, adottata qualche anno fa a fin di bene, come sempre quando si interviene su questo fronte….ma che ha di fatto paralizzato la capacità dell’Italia di essere competitiva con infrastrutture rispettose dell’ambiente», ma anche con politiche energetiche adeguate e un settore turismo che non sia penalizzato dalla dispersione delle competenze. Autocritica per collaborare con Vendola: «Ma scherziamo?» Parlando dal palco di Bergamo, Monti trova anche spazio per replicare con parole inequivocabili alla richiesta avanzata dal leader di Sel Nichi Vendola di fare autocritica come condizione per collaborare dopo il voto. «Vendola ieri ha dichiarato, dopo una serata molto operativa sulla drammatica questione Ilva, “in fondo potremo anche collaborare con Monti e suoi per le riforma costituzionali purché faccia autocritica”. Ma scherziamo? Ci sono a sinistra importanti e apprezzabili impulsi liberalizzatori, relativamente recenti, c’è stato un apprezzabile avvicinamento, ma noi li abbiamo dagli anni Novanta e dovremmo rinnegarli dopo che, con sforzi, una parte della sinistra arriva a questo?», ha detto Monti. Commozione nel finale pensando ai nipoti Nelle battute finali del suo discorso, Monti ha ricordato che «C’è una terza coalizione rispetto alla quale crediamo di essere migliori: quella dei non votanti, che pensano di fare un dispetto alla politica non andando a votare». Non volete fare una scelta politica? Ha quindi chiesto il premier, concludendo: «Fate la scelta civica». Con riferimento al nome della sua lista centrista. Al termine il presidente del Consiglio si é commosso ricordando i nipoti. «Pensando ai miei quattro e presto cinque nipotini – ha detto Monti – e dopo questo impegno civico-militare di tredici mesi, ormai, avrei voluto occuparmi più di loro, ma avrei fatto torto a loro e ad altri tanti nipoti italiani. Non fatemi commuovere… Ora vi chiedo di raddoppiare lo sforzo da qui al 24 febbraio». Sul dopo voto: «Non parteciperò a governi che non siano riformisti» Ma alla conferenza stampa successiva al discorso che il Monti politico riserva ulteriori indizi sulla direzione che intende dare alla nuova coalizione centrista. Dopo aver chiarito che sui possibili cambiamenti alla riforma Fornero lo stadio è quello di un «cantiere aperto» che coinvolge vari studiosi con idee diverse, Monti chiarisce il suo atteggiamento sulle alleanze politiche post elettorali: «Non parteciperò a Governi che non hanno un forte orientamento riformista, questa sarà la cartina tornasole», rifiutando di pronunciarsi «in termini di alleanze». Da escludere una nuova manovra di bilancio Monti esclude anche, apparentemente da tecnico, l’ipotesi di una nuova manovra di bilancio: «Il fatto che la congiuntura vada meno bene non implica la necessità di una manovra aggiuntiva. Abbiamo dato corso agli impegni presi con l’Europa da Berlusconi con l’obiettivo di pareggio di bilancio nel 2013. Obiettivo introdotto nell’estate del 2011 come richiesta europea per dare un segno di volontarismo. Ho ritenuto doveroso per non compromettere questo obiettivo mettere in opera tutte le azioni necessarie -ha concluso Monti- per consegnare il pareggio di bilancio strutturale e riteniamo di essere sulla strada di questo obiettivo». Rimodulazione Imu «Ipotesi da valutare» Quanto alla proposta Pd di rimodulare l’Imu, alleggerendo il carico fino allo zero per i patrimoni immobiliari più modesti e compensando sui grandi patrimoni «è una ipotesi da valutare anche quantitativamente. Singole misure di politica fiscale possono essere prese in considerazione, ma è il pacchetto che conta, è difficile dare un giudizio su un elemento del pacchetto», ribadendo quindi un concetto già emerso nel suo discorso: «non è contraddittorio che chi ha fatto parte di un Governo che ha dovuto esser piuttosto rigido sulle imposte in prospettiva possa proporre una graduale riduzione» delle stesse. Voto studenti Erasmus, il 22 gennaio Cdm L’incontro di Bergamo è anche l’occasione per annunciare novità alla sua agenda politica. Intanto una nota di Palazzo Chigi segnala che il premier ha invitato il ministro dell’Interno e quello degli Affari Esteri «a fare tutto quanto è possibile per consentire il voto» agli studenti Erasmus. Lo si legge in una nota di palazzo Chigi in cui si aggiunge: «Sul tema i due Ministri riferiranno al Consiglio dei ministri convocato per martedì 22». Possibili modifiche alla legge Fornero Alcune anticipazioni di queste novità sono apparse sul Corriere della Sera. «Non possiamo rimettere l’Italia nelle mani degli incapaci, che l’hanno portata al novembre 2011», ha detto Monti al direttore del quotidiano di via Solferino, Ferruccio de Bortoli . Segnalando poi i lavori in corso sull’agenda degli impegni per la prossima legislatura «”Varie persone stanno lavorando ad affinare l’Agenda», anche se per ora «su questa materia specifica, non c’è nessun orientamento deciso». «L’idea è di trasformare, all’insegna della flexicurity, ovvero flessibilità più sicurezza, all’inizio in forma sperimentale i contratti precari in contratti a tempo indeterminato per i quali l’articolo 18, quello famoso sui licenziamenti, verrebbe sospeso almeno nei primi due o tre anni. Una riforma che prevederebbe anche il reddito minimo di cittadinanza». Bombassei: priorità per lavoro e occupazione «Lavoro e occupazione» sono due delle priorità che dovrà avere il governo, secondo Alberto Bombassei, patron della Brembo e già vicepresidente di Confindustria, candidato alla Camera nella lista Monti. Bombassei oggi partecipa all’incontro con il premier al Kilometro rosso. «Credo che lo sforzo – ha aggiunto Bombassei – debba essere corale per far diventare il Paese più competitivo».
Il sole 24 Ore – 21 gennaio 2013