Il Garda come Lochness: una popolare trasmissione televisiva riporta sotto i riflettori storie inquietanti. La troupe dello show di Italia 1 «Mistero» è sul Benaco. Si immergerà a Punta San Vigilio e all’Isola Borghese per «verificare» le tante dicerie sui serpentoni preistorici
Mostri marini in fondo al lago. Tv e subacquei aprono la caccia Le acque profonde suscitano da sempre timori irrazionali e alimentano raccapriccianti leggende. In alcuni casi celano «mostri», che sono solo l’ombra di paure ancestrali, o fantasie di qualche burlone. Sul Garda sembra però si stiano accumulando sin troppe testimonianze sulla presenza di un «ospite» di grossa taglia: un mostro marino, un serpentone preistorico che farebbe fugaci apparizioni sui fondali. Stamattina per andare ad esplorare le acque del Benaco, dal porto di Maderno prenderanno il largo le imbarcazioni dell’associazione di Toscolano Deep Explorers, presieduta da Angelo Modina. Accompagneranno la troupe del programma di Italia 1 «Mistero», sulle tracce di un mostro che qualcuno dice di aver visto. Una strana e ingombrante presenza nel lago è stata rilevata lo scorso aprile anche dalla Deep Explorers, nel cui gruppo sono riuniti tecnici specializzati, ingegneri elettronici, geologi e subacquei. Un’organizzazione seria, che ha un’ottima reputazione e una credibilità conquistata sul campo attraverso tante scoperte nel mondo sommerso. Se ora si dedica alla caccia al mostro, un motivo c’è. «Con il nostro robot subacqueo – rivela Modina – abbiamo trovato una cosa che assomigliava ad un serpente. Il robot ha rilevato la forma sul fondale e si è avvicinato, ma dopo tre rilevamenti del sonar, al quarto quella sagoma non c’era più. Aveva una forma sinuosa e pareva avere la bocca aperta. Difficile potesse essere un banco di pesci». L’argomento ha stuzzicato il programma di «Mistero», che ne parlerà nella prima puntata della stagione 2013. Domani ci saranno le riprese e, prima della partenza (alle 10) ci sarà un diretta sul programma «Mattino 5», su Canale5. Un gommone con cinque sub si dirigerà a San Vigilio, dove il desenzanese Armando Bellelli racconterà alle telecamere le storie di avvistamenti passati, che a onor del vero sono tanti, e anche recenti. La nave da ricerca «Capitan Nemo», con a bordo il conduttore Marco Berry, punterà sull’Isola Borghese, dove i sommozzatori esploreranno la grotta che si trova 50 metri sotto l’isola: si narra che i monaci che la abitavano secoli fa avessero timore ad entrare in acqua. Finì in burla, invece, nell’estate del 1965 (il 17 agosto e seguenti) una notizia a prima vista sensazionale: a San Vigilio e poi sulla sponda bresciana decine di persone tra inglesi, tedeschi e italiani assistettero all’emersione di un serpentone, lungo una decina di metri. Come andò a finire lo riferiamo a fianco. Stavolta, chissà.
L’Arena – 21 novembre 2012