Il conto consuntivo del 2011, che la legge vorrebbe approvato in aula entro il 30 giugno ma ad oggi non è ancora passato al vaglio dei revisori dei conti (lo esamineranno il 3 ottobre, dopo che è stato licenziato dall’Ufficio di presidenza il 2 agosto scorso), è ricco di curiosità, che aiutano a capire un po’ meglio come venga alimentata la complessa macchina del consiglio regionale.
Il bilancio complessivo dell’anno passato, chiuso con un attivo di 600 mila euro, ammonta a 52 milioni 952 mila euro (la promessa, per il 2012, è di scendere sotto la soglia dei 50 milioni), una cifra all’interno della quale vanno però ricondotti anche il Difensore civico ed il Corecom, prima esclusi, il cui costo si aggira attorno ai 480 mila euro. Per le indennità di carica e di funzione dei consiglieri regionali sono stati spesi 6 milioni 785 mila euro, cui si aggiungono 2 milioni 200 mila euro di diaria e 1 milione 283 mila euro per il rimborso delle missioni regionali (è l’ormai celeberrima «missione regionale forfetizzata» al centro delle polemiche di questi giorni). Ci sono poi l’assicurazione a favore degli eletti contro gli «infortuni professionali» (sic) che ammonta a 19 mila euro, il costo dell’autorimessa a Piazzale Roma, Venezia, 95 mila euro (ogni consigliere ha diritto ad un parcheggio) e quello per l’abbonamento autostradale, su tutta la rete veneta, 53 mila euro. L’indennità di funzione, da quest’anno, è stata ridotta del 25% mentre dalla prossima legislatura (farlo da subito sarebbe stato come chiedere al cappone di festeggiare il Natale) sono stati aboliti i vitalizi, che già pesano sul bilancio per 9 milioni 504 mila euro, cui deve aggiungersi un altro milione 240 mila euro di assegni di reversibilità. Palazzo Ferro Fini dimostra sempre grande attenzione per i suoi ex inquilini e così non si accontenta dei vitalizi ma provvede pure a sostenere l’associazione che li riunisce, con 35 mila euro. Complessivamente, il conto ammonta a 21 milioni 181 mila euro.
Ci sono poi le voci su cui gravano i limiti di spesa imposti dal governo nazionale: incarichi e consulenze (extra gruppi) 215 mila euro, convegni, mostre e rappresentanza 310 mila euro (escluse le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, costate 194 mila euro), missioni a Roma e Bruxelles 55 mila euro, formazione 24 mila euro, auto blu 59 mila euro (per il parco mezzi si spendono complessivamente 404 mila euro) e ci sarebbero pure i motoscafi, per altri 156 mila euro. Per gli arredi degli uffici sono stati sborsati 359 mila euro mentre i contratti di pulizia, riscaldamento e vigilanza ammontano a 1 milione 833 mila euro. Chiudiamo con i dipendenti: in stipendi se ne vanno 11 milioni 120 mila euro, per le loro divise (ma si comprano ogni anni?) 123 mila euro.
28 settembre 2012 – Il Mattino di Padova