Napolitano ha firmato il decreto salva-Italia. Ecco il testo definitivo e l’agenda per l’esame in Parlamento
Il presidente della Repubblica ha emanato il decreto legge recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità ed il consolidamento dei conti pubblici approvato domenica dal Consiglio dei ministri presieduto da Mario Monti. Ecco il testo definitivo. Oggi stesso il decreto anti-crisi andrà in Gazzetta. Ecco il testo definitivo del decreto. In Parlamento arriva un testo «blindato nelle cifre», ma sul quale sarebbe possibile qualche modifica. Dopo aver superato il vaglio preventivo di costituzionalità del Colle e l’accertamento dei requisiti di straordinarietà e urgenza richiesti da un decreto legge, il testo entra alla Camera. A Montecitorio si lavorerà anche nel ponte dell’Immacolata
La commissione Bilancio di Montecitorio è già allertata ed è certo che lavorerà anche nel corso del ponte dell’Immacolata. I partiti sono già al lavoro per studiare gli emendamenti da proporre, tenendo conto che comunque si tratta di un testo blindato per superare l’esame dei mercati e dell’Europa. La Camera dovrebbe licenziare il testo il 15 dicembre e passare subito all’esame di Palazzo Madama, dove il testo dovrebbe essere licenziato prima di Natale, entro il 23 dicembre. I tempi stretti fanno pensare alla possibilità di un voto di fiducia in tutti e due i rami del Parlamento.
«Al governo non faremo mancare il nostro supporto», ma Mario Monti deve tenere conto che «siamo il principale sostegno» al suo esecutivo e «senza di noi non reggerebbe», avrebbe detto Silvio Berlusconi, durante l’ufficio di presidenza del Pdl. «Bisogna avviare subito un tavolo di lavoro sulla legge elettorale per eventuali modifiche», ha detto il Cavaliere, che ha poi affidato l’incarico ai due capigruppo alla Camera e al Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.
Ecco la bozza aggionata con le novità su casa, pensioni, Irap
Dalle pensioni all’Iva, dalle novità sulla casa al fisco. Ecco cosa contiene la manovra del governo Monti, di cui Iil Sole 24 Ore anticipa una bozza aggiornata. Tra le principali misure introdotte con il decreto c’è il capitolo previdenziale: vengono abolite le cosiddette quote e per i dipendenti dal 2012 sarà possibile uscire dal lavoro in anticipo rispetto all’ età di vecchiaia solo con almeno 41 anni di contributi per le donne e 42 per gli uomini.
Le novità impattano anche sulle case con l’introduzione dell’Imu (anche per le prime case) e con la revisione delle rendite catastali. Se queste misure colpiscono tutti, altre sono riservate ai redditi alti: in particolare, la tassa sul lusso colpirà auto potenti, barche e aerei privati.
Per scoprire tutte le novità della manovra i lettori del Sole 24 Ore possono consultare questo testo, tenendo però presente che – essendo una bozza – potrebbe ancora subire modifiche.
6 dicembre 2011 (tratto dal Sole 24 Ore)