Venerdì 7 febbraio il Direttore Generale dell’IZSAM, Nicola D’Alterio, ha tenuto una conferenza stampa nella sede centrale dell’Istituto di Teramo per annunciare agli organi di informazione la sua nomina, la nomina del Direttore Sanitario e la conferma del Direttore Amministrativo. “In primo luogo ringrazio l’ex DG Mauro Mattioli con cui ho collaborato come Direttore Sanitario per 2 anni. Un ruolo di fondamentale importanza che mi ha permesso di conoscere a fondo le dinamiche dell’IZSAM, i suoi punti di forza, le sue peculiarità, le sue necessità di crescita e sviluppo. È stata questa la base sulla quale ho impostato il mio lavoro durante l’anno appena trascorso, in cui ho rivestito il ruolo di Direttore Generale F.F. Il ringraziamento va anche al CdA che ha giocato un ruolo essenziale per l’approvazione dei Bilanci di esercizio e lo sblocco di somme che sono state utilizzate per investimenti sul patrimonio immobiliare dell’Ente. Ringrazio il dott. Lucio Ambrosj con cui ho lavorato molto bene e che ho confermato Direttore Amministrativo e vi presento il nuovo Direttore Sanitario: il dott. Giacomo Migliorati, che non ha bisogno di presentazioni in quanto è una figura chiave dell’Istituto da molti anni e un’assoluta autorità a livello internazionale nel campo della sicurezza alimentare e non solo”.
Il dott. D’Alterio si è subito soffermato sugli investimenti, effettuati e programmati, sulle strutture edilizie della sede centrale, della nuova sede e delle sedi territoriali: “Grazie ai fondi Masterplan abbiamo provveduto ad affidare la progettazione esecutiva e i lavori del primo lotto funzionale della nuova sede di Colleatterrato per un importo di 17 milioni di euro, sono previsti ulteriori investimenti da 10 milioni di euro per il secondo e circa 13 milioni per il terzo lotto: sono già stati ultimati i lavori di manutenzione straordinaria per 190 mila euro, sono in corso i lavori per la realizzazione di stabulari per grandi animali (390 mila euro circa). Nella sede centrale di Campo Boario stiamo realizzando un nuovo reparto di produzione e confezionamento dei vaccini diagnostici e batterici: per 2 milioni e 250 mila euro a cui è stato aggiunto un ulteriore milione di euro di fondi ministeriali; il termine dei lavori è previsto entro giugno 2020. Inoltre sono in corso lavori per il miglioramento sismico della sede di Campobasso (252 mila euro), sono stati ultimati gli impianti di climatizzazione e adeguamento dell’impianto elettrico a Pescara (176 mila euro) e il nuovo impianto di climatizzazione a Isernia (48 mila euro)… sempre a Isernia per il biennio 2020-2021 è previsto un intervento di miglioramento sismico da 260 mila euro. Nel corso del 2020 verrà anche avviata la procedura di acquisizione della sede di Pescara (400 mila euro) che diventerà di proprietà del nostro Istituto”.
Dagli investimenti sulle strutture il DG è passato agli investimenti sulle risorse umane: “L’Istituto può contare oggi su 316 dipendenti, di cui 189 donne. A fine dicembre 2019 circa 50 tra ricercatori e dipendenti precari hanno potuto accedere al percorso di stabilizzazione denominato “Piramide della Ricerca”. A seguito della conversione del Decreto Milleproroghe (prevista per la fine di febbraio 2020) verrà aperta una nuova sessione di assunzioni riservata al personale della ricerca che porterà al potenziale reclutamento di altri 56 dipendenti. Parallelamente nel 2019 sono stati assunti a tempo indeterminato 2 Dirigenti veterinari epidemiologi, 1 Dirigente sanitario addetto ad attività di ricerca e 2 collaboratori tecnico-professionali. Sono stati assunti a tempo determinato 3 Dirigenti veterinari epidemiologi, 1 Dirigente della Formazione e 1 Dirigente Amministrativo. Sono in corso altre procedure selettive che porteranno all’assunzione a tempo indeterminato di 1 Dirigente chimico con incarico di struttura complessa, 1 Dirigente biologo, 1 Collaboratore tecnico professionale senior e 2 Assistenti amministrativi. Inoltre verranno assunti a tempo determinato 9 Dirigenti informatici”.
Circa le linee di sviluppo tecnico-scientifiche e di ricerca, il DG D’Alterio ha ribadito la centralità dell’approccio One Health che guida le attività dell’Istituto da molti anni: “Ci prefiggiamo di consolidare la nostra posizione soprattutto nell’ambito della sanità pubblica, secondo l’approccio One Health: ben il 70% dei virus pericolosi per la salute umana proviene da specie animali. È il caso anche del Coronavirus che fa parte di una famiglia di agenti patogeni ben conosciuta e trattata dal nostro Istituto. In questo contesto, in cui la salute umana è strettamente legata a quella animale e all’ambiente, è fondamentale avere un approccio sovranazionale: le attività dei nostri Centri di Referenza nazionali e internazionali mirano anche a studiare i virus lì dove nascono e a monitorarli per prevedere l’andamento delle malattie. Stiamo effettuando nuovi investimenti sia sulle strutture e sulle apparecchiature, che sulle risorse umane. Un esempio è l’Officina Farmaceutica che servirà anche per incrementare la produzione di kit diagnostici che già realizziamo per gli animali e per le zoonosi. Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, visto il ruolo che giocano i contaminanti chimici nella la salute pubblica, abbiamo potenziato il personale con l’assunzione di due Dirigenti e predisposto un bando per Dirigente di struttura complessa. Un altro ambito da rafforzare per consolidare la posizione raggiunta dal nostro Istituto è relativo alla diagnosi e al sequenziamento come ultima frontiera dell’Epidemiologia: una volta individuato l’agente patogeno è importante studiare da dove viene e come si comporta per evitarne la diffusione. L’Istituto in questo ha precorso i tempi e vanta una lunga tradizione nel campo dell’Epidemiologia e dell’Analisi del rischio. In proposito abbiamo attivato da poco una importante collaborazione scientifica con l’Arabia Saudita proprio in ambito epidemiologico. Tra i traguardi recenti c’è l’istituzione del ‘Centro di Referenza Nazionale per Sequenze Genomiche di microrganismi patogeni: banca dati e analisi di bioinformatica’ che svolge funzioni davvero importanti. Proprio in questo ambito a novembre 2019 ci siamo aggiudicati una gara europea da 1,7 milioni di euro promossa dall’European Centre For Disease Prevention and Control (ECDC) della UE e dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Il contratto prevede il sequenziamento completo del genoma di microrganismi patogeni per l’uomo isolati nei Paesi membri dell’Unione Europea. Tra le motivazioni che hanno consentito di aggiudicarci il progetto mi piace sottolineare il riconoscimento della professionalità del nostro team di ricercatori, dell’esperienza maturata in questi anni nello studio e caratterizzazione degli agenti patogeni, della capacità dei nostri laboratori di processare moltissimi campioni in tempi brevi: un aspetto di fondamentale importanza in corso di focolai di infezione. Non è da sottovalutare, poi, il risvolto economico del progetto che ci permette di investire in nuove tecnologie e in nuovo personale altamente qualificato. Ci siamo impegnati a svolgere le analisi di circa 10 mila campioni l’anno. Le attività sono già iniziate con il sequenziamento completo di microrganismi patogeni provenienti dalla Lituania”.
10 febbraio 2020 (MG)