Squadra completa, o quasi. La sanità veneta dopo aver rinnovato i vertici con i nuovi 12 direttori generali ha completato la squadra con le direzioni strategiche: direttori amministrativo, sociale e sanitario. La “terna” nominata nelle 9 Asl avrà un contratto di 5 anni (tre più una verifica da parte della Regione dell’operato e altri due). Nelle Asl commissariate invece l’impegno sarà di un anno. Lo scrive oggi Daniela Boresi sul Gazzettino sottolineando come si completi così (mancano solo un paio di direttori che verranno nominati in settimana), l’organigramma della sanità veneta, nell’attesa che arrivino al vaglio del Consiglio regionale le altre riforme: la legge 23, quella che di fatto costituisce l’Azienda zero e riduce il numero delle Aziende. Riforma delle Asl che oggi intanto approda in Consiglio regionale dove le opposizioni, Pd in testa, promettono battaglia.
“Di fatto – scrive il quotidiano – tranne Massimo Piccoli, ex direttore generale dell’Asl di Legnago (Verona) e Alessandro Dall’Ora di quella di Bussolengo (Verona), che non sono stati cooptati dal sistema, tutti gli altri direttori generali non rinominati hanno ottenuto un nuovo incarico”.
Ed elenca: “Gianantonio Dei Tos, ex direttore generale dell’Asl di Pieve di Soligo avrà la responsabilità del Sociale a Belluno, Pietro Faronato (ed dg a Belluno), direttore sociale a Treviso; l’ex dg dell’Asl di Mirano Roberto Gumirato all’Asl di Padova; Giuseppe Cenci dall’Asl dell’Ovest Vicentino a direttore amministrativo a Verona, Urbano Brazzale dg a Padova e ora direttore sociale a Rovigo. Giuseppina Bonavina, che dirigeva l’Asl veronese, è il nuovo direttore sanitario della Iov. Daniela Carraro dal timone dell’Alto Vicentino approva alla direzione amministrativa dell’Asl di Padova”.
Nomine che l’opposizione contesta perché le considera “una ricompensa”. Non così l’assesore alla sanità Luca Coletto che dichiara al Gazzettino: «Abbiamo commissariato per anni l’Asl 14, quella di Chioggia, a costo zero e nessuno ha avuto nulla da ridire. Adesso si alzano gli scudi perché si è cercato di razionalizzare un sistema che tutti dicevano di voler razionalizzare – sottolinea l’assessore alla Sanità Luca Coletto che oggi sarà in aula a palazzo Ferro Fini – Gli ex direttori generali sono tutti dirigenti del sistema sanitario regionale, hanno maturato esperienza nei 5 anni passati ai vertici ed era doveroso mettere al servizio della sanità queste professionalità. Non vedo alcuno scandalo»
Lo schema delle terne dirigenziali nelle 9 Ulss non commissariate pubblicato dal Gazzettino (va aggiunto all’Ulss 18 il nuovo direttore sanitario Edgardo Contato nominato il 28 gennaio dal Dg Compostella)
1 febbraio 2016