Il quadro è certamente complicato ma, alla fine, nei 749 commi della legge di Stabilità, il conto tra minori e maggior entrate fiscali fa pendere la bilancia a favore dell’Erario, con 2,1 miliardi in più. La differenza è data in gran parte da imposte nuove o rimodulate, elencate nelle schede qui a fianco. Anche se non mancano risparmi per i contribuenti.
Vediamo in ordine le disposizioni più importanti della legge di Stabilità che, insieme ad altre misure previste in altri provvedimenti, contribuiranno a definire il 2014 fiscale dei contribuenti.
Le nuove tasse
La legge di Stabilità (n. 147/2013, pubblicata sul supplemento ordinario n. 87 alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre, in vigore dal 1? gennaio 2014) prevede anzitutto il taglio delle detrazioni fiscali “generiche”: entro il 31 gennaio devono essere adottati provvedimenti di razionalizzazione per assicurare maggiori entrate per 482 milioni già nel 2014, 772,8 milioni per il 2015 e a 564,7 milioni a decorrere dal 2016. Il problema è che senza questo provvedimento (che oggettivamente ha termini strettissimi) la detrazione standard del 19% sarà ridotta al 18% già per il 2013 e al 17% a decorrere dal 2014.
Sempre sul fronte delle razionalizzazioni, nella legge di Stabilità si stima che dalla verifica di conformità dei crediti d’imposta Irpef, Ires e Irap per la compensazione deriveranno 460 milioni già nel 2014. E ancora in materia di crediti d’imposta, con Dpcm (da adottare entro il 31 gennaio 2014), si interverrà su specifiche agevolazioni tributarie e crediti, stabilendo le percentuali di fruizione in misura pari ad almeno l’85% ma in modo da creare effetti positivi per 310 milioni già per il 2014.
Sale dal 2014 (dall’1,5 per mille al 2 per mille) l’imposta di bollo sulle «comunicazioni periodiche alla clientela relative a prodotti finanziari» fatte dalle banche, compresi i depositi bancari e postali; è stata però cancellata la soglia minima di 34,20 euro e aumentata (per i soggetti diversi dalle persone fisiche) la misura massima 4.500 a 14.000 euro. Cambia anche l’imposta di bollo, con una misura forfettaria pari a 16 euro, sulle istanze, sugli atti e sui provvedimenti trasmessi in via telematica. Cresce, poi, l’Ivafe (l’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero) dall’1,5 per mille al 2 per mille).
Colpite, poi, le “pensioni d’oro” con la previsione, per gli anni 2014, 2015 e 2016, di un contributo di solidarietà dal 6 al 18%, sui trattamenti pensionistici obbligatori sopra determinati limiti (da 14 a 30 volte il trattamento minimo Inps).
Scattano anche gli aumenti (per gli anni 2017 e 2018) delle accise sulla benzina, con e senza piombo e sul gasolio carburante, assicurando maggiori entrate non inferiori a 220 milioni per il 2017 e a 199 milioni per il 2018.
Viene anche soppresso il fondo per esenzione dall’Irap dei i contribuenti minori, mentre sono previsti contributi più elevati, poi, per i candidati che partecipano agli esami per l’abilitazione ad avvocatura, notariato e magistrato ordinario (50 euro).
Dalla rimodulazione dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale sulle compravendite immobiliari (stabilita, però, con il Dl 104/2013) deriveranno 120 milioni in più.
I benefici
Nella legge di Stabilità sono state inserite anche alcune agevolazioni. Anzitutto sale la detrazione per i redditi da lavoro dipendente. Con effetti senza dubbio positivi anche se tutti da pesare in concreto. A conti fatti, fa notare la Cgia di Mestre, nel 2014, con il taglio del cuneo, la situazione migliora per i lavoratori. Rispetto al 2012 – sottolinea la Cgia – «quest’anno per una famiglia bireddito con un figlio a carico il peso delle tasse diminuisce di 178 euro. Ma se se il confronto viene realizzato tra il 2014 e il 2011, anno in cui non era ancora applicata l’Imu, c’è un aggravio di 339 euro».
A questo si aggiunge la proroga delle detrazioni per i lavori di recupero edilizio e per il risparmio energetico, con estensioni speciali per i condomìni.
Sul fronte delle imprese vengono introdotte una serie di disposizioni fiscali vantaggiose che vanno dalla rivalutazione dei beni d’impresa, al riallineamento delle partecipazioni oltre che su svalutazioni e perdite su crediti ai fini Ires.
Viene, poi, differito l’incremento del prelievo fiscale sui prodotti da fumo dal 1? gennaio al 1? maggio 2014 mentre viene prorogata al 1? dicembre 2013 la sospensione di tasse e contributi per i residenti a Lampedusa.
Un beneficio difficile da quantificare verrà poi dal Dl 145/2013 (il “Destinazione Italia”), che consente alla banche di esprimere una scelta sull’imposta sostituiva per i mutui. Per quelli chirografari, quindi, questa possibilità consentirà di accedere alle imposte fisse anziché a quelle proporzionali, con grandi vantaggi, specialmente per le imprese, mentre per i mutui ipotecari l’istituto di credito dovrà scegliere la “sostitutiva” dello 0,25 per mille in modo da evitare che scatti quella ordinaria del 2 per mille.
Inoltre, in base alla legge di Stabilità, agli atti di trasferimenti gratuiti di beni di qualsiasi natura, effettuati nell’ambito di operazioni di riorganizzazione tra enti appartenenti alla medesima struttura organizzativa politica, sindacale, di categoria, religiosa, assistenziale o culturale, si applicano le imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa di 200 euro ciascuna.
Da non dimenticare la possibilità di definire senza interessi le somme iscritte a ruolo i cui carichi siano stati affidati agli agenti della riscossione sino al 31 ottobre 2013.
Tasi e Tari
La controverse imposte non porteranno, secondo i conti esposti nella legge di Stabilità, aggravi fiscali (ma a decidere i conti veri saranno i Comuni). La Tasi dovrebbe compensare integralmente la minore Imu sull’abitazione principale mentre la Tari (l’ex Tarsu) dovrebbe essere determinata sulla base dei soli costi del servizio raccolta rifiuti, stimato in 7 miliardi nel 2012.
Il Sole 24 Ore – 29 dicembre 2013