La Commissione europea con il Regolamento 219/2014, pubblicato in Gazzetta il 7 marzo, ha modificato il Regolamento (CE) n. 854/2004 in merito ai requisiti specifici per l’ispezione post mortem di animali della specie suina domestica. Il nuovo provvedimento comporta un adeguamento delle pratiche correnti sia per gli operatori del settore alimentare che per le autorità competenti e consente, pertanto, una applicazione differita al 1 giugno 2014. La modifica prende le mosse da uno specifico parere scientifico dell’Efsa sui rischi per la salute pubblica cui far fronte tramite l’ispezione delle carni suine. Secondo l’Agenzia europea la palpazione e l’incisione attualmente utilizzate nelle ispezioni post mortem devono essere omesse nei suini sottoposti a macellazione normale, perché il rischio di contaminazione microbica incrociata è più elevato del rischio associato ad un possibile ridotto rilevamento delle condizioni su cui si concentrano tali tecniche.
L’uso di tali tecniche manuali durante l’ispezione post mortem va limitato ai suini sospetti individuati, fra l’altro, mediante riconoscimento visivo delle pertinenti anomalie post mortem. Qualora i dati epidemiologici o di altra natura trasmessi dall’azienda di provenienza degli animali, le informazioni sulla catena alimentare o i risultati dell’ispezione ante mortem o del riconoscimento visivo post mortem delle
pertinenti anomalie indichino possibili rischi per la salute pubblica o la salute e il benessere degli animali, il veterinario ufficiale deve anche avere la possibilità di decidere quali palpazioni e incisioni vadano effettuate nel corso dell’ispezione post mortem al fine di decidere se le carni sono idonee al consumo umano.
a cura Sivemp Veneto – 11 marzo 2014