Altro caso di aviaria nella bassa ravennate dopo il caso di 10 giorni fa riscontrato a Conselice. Un nuovo virus, collegato al primo, è stato rintracciato questa volta a Massa Lombarda con l’abbattimento di altri duemila polli, dopo i primi 1.500 a Conselice. La nota del Ministero
Da un’analisi di campioni (a cura del servizio veterinario del dipartimento di sanità pubblica di Ravenna dell’ausl della Romagna) condotta in un allevamento nel territorio comunale di Massa Lombarda, “correlato epidemiologicamente con quello sede di focolaio di Conselice”, precisa l’ausl in una nota, è stata riscontrata “positività sierologica per virus influenzale tipo a, sottotipo H7”.
L’azienda sanitaria precisa che “non è stata evidenziata presenza di virus e i volatili non manifestano sintomi di malattia” ma “anche in questo caso sono stati disposti il divieto di movimentazione dei capi avicoli in entrata e in uscita e l’abbattimento di quelli presenti in azienda”. Intanto, l’ausl fa sapere che in provincia “si sono concluse, con esito favorevole, le operazioni di monitoraggio straordinario disposto dalla regione emilia-romagna su tutti gli allevamenti finalizzati allo svezzamento e al commercio delle specie avicole”.
A firmare l’ordinanza nonché ad ordinare sia l’istituzione di una zona di restrizione in un raggio di un chilometro intorno all’azienda interessata, che il censimento (da parte dell’Asl Ravenna) di tutte le aziende commerciali presenti all’interno della zona, è stato il sindaco Daniele Bassi. Il provvedimento è a scopo precauzionale e «si è reso necessario — spiega la dottoressa Diana Venturini, responsabile dell’Unità Operativa Sanità Animale dell’Ausl della Romagna, Distretto di Ravenna — dopo che, da un’analisi di campioni eseguita dal Servizio Veterinario del Dipartimento di Sanità Pubblica di Ravenna, nell’allevamento massese, che è epidemiologicamente correlato con quello sede di focolaio a Lavezzola, è stata riscontrata nel sangue positività sierologica per virus influenzale tipo A, sottotipo H7. Non è stata evidenziata presenza di virus e i volatili, in questo caso polli e anatre, non manifestano sintomi di malattia. Anche stavolta sono stati disposti il divieto di movimentazione dei capi avicoli in entrata e in uscita nonché l’abbattimento di quelli presenti in azienda».
LA BASSA Romagna non è nuova ad abbattimenti di capi in seguito all’isolamento di virus influenzali. Nel settembre 2013 furono soppressi circa 107mila volatili, tra pollastre e galline ovaiole, in due allevamenti a Lugo e Voltana, collegati a quello di Ostellato (Ferrara) nel quale la vigilia di ferragosto si registrò un focolaio infettivo di aviaria. Alcuni giorni dopo furono abbattuti, in questo caso in quattro allevamenti (tre situati a Massa Lombarda e uno a Bagnara), circa 90mila volatili, tra polli e faraone. Si trattò anche in quel caso di misure cautelari.
tratto da Repubblica e il Resto del Carlino – 6 luglio 2014