Nuovo no della Cassazione al contributo di solidarietà sulle pensioni dei professionisti. Lo ha stabilito la Sesta civile con l’ordinanza 2749/13 (depositata il 5 febbraio) che ha respinto il ricorso della Cassa di previdenza dei commercialisti contro l’annullamento delle trattenute operate sulla pensione di un iscritto torinese.
Il professionista aveva chiesto la restituzione di 9.700 euro relativi agli anni 2004/06 , ottenendola dalla Corte d’Appello del Piemonte,come era suo diritto. Scrive la Cassazione che «in materia di trattamento previdenziale, gli enti privatizzati non possono adottare – in funzione dell’obiettivo di assicurare l’equilibrio di bilancio e la stabilità della gestione – atti o provvedimenti che, lungi dall’incidere sui criteri di determinazione del trattamento pensionistico, impongano una trattenuta, nella specie un contributo di solidarietà (…) dovendosi ritenere tali atti incompatibili con il rispetto del principio pro-rata». In sostanza, chiosa la Corte, gli enti pensionistici privatizzati non possono adottare decisioni «lesive dell’affidamento degli assicurati».
Il sole 24 Ore – 6 febbraio 2013