Nuovo regolamento per il materiale da imballaggio a contatto con gli alimenti (MOCA). Italia in linea coi Paesi europei. Aumenta la sicurezza e la tracciabilità
Luca Foltran. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro della giustizia Andrea Orlando ha approvato un decreto legislativo sulla disciplina sanzionatoria per la violazione di disposizioni riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari (MOCA).
Il decreto, in linea con la attuali disposizioni europee, introduce misure indispensabili per elevare ulteriormente il livello di sicurezza alimentare, riducendo i rischi di eventuali situazioni “emergenziali” ed aumentare l’efficacia dei controlli ufficiali.
Il nuovo decreto pone l’Italia in linea con le disposizioni europee
Alcune disposizione contenute nel decreto prevedono l’obbligo per gli operatori del settore dei materiali destinati al contatto con gli alimenti di notificare all’autorità sanitaria territorialmente competente gli stabilimenti sotto il proprio controllo. L’obbligo si rende necessario per consentire alle Autorità sanitarie di conoscere la localizzazione degli stabilimenti da inserire poi nel Sistema Informativo Nazionale Veterinario per la Sicurezza Alimentare (S.I.N.V.S.A.).
Altre importanti disposizioni riguardano nuove sanzioni per la violazione di obblighi in materia di etichettatura dei MOCA e la loro rintracciabilità. Si tratta di un parametro importante per risalire al ritiro eventuale di merce difettosa o non conforme.
La norma prevede inoltre l’aggiornamento ogni due anni delle sanzioni amministrative, l’incremento è determinato sulla base delle variazioni dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, rilevato dall’ISTAT.
Ecco l’etichettatura prevista per i MOCA
- scritta “per contatto con i prodotti alimentari”, oppure la presenza del simbolo “per alimenti“.per_alimenti
Istruzioni per garantire un impiego corretto da parte del consumatore
Informazioni sul fabbricante o sul venditore dell’articolo
Etichettatura in grado di garantire la rintracciabilità in caso di ritiro
Il Fatto alimentare – 12 settembre 2016